CRISTINA GUALA
Cronaca

Arcola si trasforma in set. Il film sul partigiano ’Rio’

Sirio Biso, sepolto in Francia, fu antifascista militante come il padre Onorio

Sirio Biso, sepolto in Francia, fu antifascista militante come il padre Onorio

Sirio Biso, sepolto in Francia, fu antifascista militante come il padre Onorio

Un docufilm sulla figura di Sirio Biso. Arcola sarà il set cinematografico della straordinaria storia di Sirio Biso, detto "Rio". La richiesta di patrocinio è giunta da Angelo Santovito, presidente della Cooperativa di produzione cinematografica Filmrouge di Torino con l’istanza anche di un sostegno logistico sul territorio per la realizzazione del docufilm "Monsieur Biso", che prevede delle riprese in alcuni luoghi. Nella pellicola si narra la vicenda di Sirio Biso, nome di battaglia "Rio", e della sua famiglia, originaria di Arcola. Biso, classe 1913, figlio di Onorio e Alma Picedi, fu antifascista in Spagna con il padre Onorio (che prese parte alla difesa di Sarzana nei "Fatti del ‘21") e con Carlo Rosselli, Gappista a Firenze e poi paracadutato nella Resistenza in Veneto. L’aspetto più importante della sua biografia è il profondo rapporto, affettivo ed ideologico, che legò Sirio agli esponenti di primo piano dell’antifascismo italiano, esuli in Francia negli anni Trenta, in particolare Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Aldo Garosci. Una vicenda emblematica per la comprensione di quel periodo storico in cui una generazione di intellettuali, operai, artigiani e gente comune incominciò a gettare le basi della lotta armata contro il fascismo. Una storia, quella di Monsieur Biso, che presenta anche un lato amaro e di difficile comprensione, in quanto inspiegabilmente rimossa e, con il tempo, dimenticata. Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita in Francia, dove è morto nel 1983 a Roquebrune-Village, e lì è sepolto. Il suo nome è riportato nella lapide posta dal comune di Arcola nel 2014 e dedicata ai volontari nella guerra di Spagna. Per la realizzazione del docufilm sono previste riprese sul territorio e il logo del Comune sarà apposto sulle locandine.

Cristina Guala