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Chiude i battenti l’asilo gestito dalle suore. 'Troppo costoso gestire la fase post Covid'

Retta dall’ordine di Maria Ausiliatrice è stata la prima scuola del paese

Il sindaco di Santo Stefano Magra, Paola Sisti

Santo Stefano Magra, 21 giugno 2020 - E’ stata la prima scuola del paese, arrivata ben prima dell’apertura degli istituti pubblici. Le suore hanno accompagnato la crescita del paese di Santo Stefano Magra fino all’altro pomeriggio quando la direttrice dell’asilo per l’infanzia "Domenico Civoli" ha comunicato alle famiglie che la bella storia è finita e non riprenderà a settembre. La scuola gestita dalle suore di Maria Ausiliatrice ha detto basta e tra le ragioni che hanno maggiormente influito nella dolorosa scelta ci sono le prescrizioni legate all’emergenza sanitaria.

La struttura andrebbe adeguatamente attrezzata, il numero dei bimbi diminuito con conseguente riduzione degli introiti avrebbero impedito non soltanto la gestione delle spese ma anche il mantenimento di due insegnanti esterne. Un tempo la scuola era completamente gestita dalle suore, anche nell’insegnamento, ma da qualche anno si è fatto riferimento a personale didattico dipendente. Le religiose sono rimaste soltanto in tre e, seppur con grande spirito e tenacia, la carta d’identità ha iniziato a farsi sentire e a influire nelle scelte di proseguire l’attività educatrice. Durante la pandemia, quando a livello nazionale si è posto il problema di come ripartire in futuro l’istituto privato santostefanese ha accusato il colpo ma soltanto l’altro pomeriggio la direttrice suor Annamaria ha comunicato a una cinquantina di famiglie la necessità di chiudere. Un fulmine che ha spiazzato tutti: i genitori che si ritrovano a dover cambiare i piani non potendo contare su una base creduta solida ma anche il Comune di Santo Stefano Magra che dovrà gestire l’improvvisa impennata di richieste di iscrizioni alle scuole pubbliche.

«Una perdita durissima da sopportare – ha spiegato il sindaco Paola Sisti – innanzittutto perchè la presenza delle suore nel nostro tessuto sociale è sempre stata forte. Ma oltre all’aspetto emotivo dobbiamo affrontare un problema amministrativo non di poco conto, tenendo presente che siamo ormai a fine giugno. Non vogliamo lasciare le famiglie da sole né impedire ai bimbi di frequentare la scuola dell’infanzia per cui ci dobbiamo organizzare". La scelta è stata comunicata soltanto l’altro pomeriggio anche se qualcosa già era nell’aria.

«Da tempo – prosegue Paola Sisti – questa amministrazione ha cercato di dare un contributo seguendo le due scuole private, compresa quella di Ponzano. Ma i costi di gestione di una scuola sono elevatissimi anche perchè i docenti sono praticamente tutti esterni. Cosa faremo? Intanto interesseremo il Provveditore della situazione, si potrebbe pensare di gestire l’istituto direttamente come Comune anche per salvare due posti di lavoro e continuare a garantire un servizio alle famiglie. Abbiamo le scuole pubbliche ma non sappiamo ancora quanti bambini potremmo accogliere fino a quando l’emergenza sanitaria non avrà dati certi. Sarà un percorso complicato ma dobbiamo provarci. Intanto ho chiesto alle suore di rimanere comunque una parte attiva della nostra comunità e in qualche modo garantire la loro importante presenza, dal punto di vista didattico affronteremo la questione ben sapendo che i tempi sono ristretti e le soluzioni non semplici. L’asilo non è una scuola dell’obbligo ma è comunque un diritto per i bimbi e un avvio importante alla socialità".  

Massimo Merluzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA