REDAZIONE SARZANA

Ore di attesa al pronto soccorso, poi va a Massa a farsi curare

Il caso di un uomo che, con dolori lancinanti, ha voluto comunque abbandonare la struttura ospedaliera sarzanese

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Sarzana, 18 giugno 2017 - Per un incidente stradale ha riportato la frattura del malleolo e della  mano destra. Aveva dolori lancinanti, ma quando l’hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale di Sarzana è rimasto quasi un’ora in attesa in una stanza. Inutili le sue insistenze. A quel punto l’uomo se ne è andato scalzo dall’ospedale e con la moglie ha raggiunto il nosocomio di Massa, dove l’hanno subito sottoposto agli esami radiografici, gli hanno dato un antidolorifico e un’ora dopo l’hanno dimesso.

Protagonista della vicenda Valentino Petacco, 66 anni cassiere di banca in pensione, ha lavorato in alcuni istituti di credito della provincia  partendo dal Banco di Napoli per arrivare alla Bipop dove ha concluso la sua attività.

L’altra mattina attorno alle 10.20 era in sella al proprio scooter all’altezza di Caniparola, nei pressi della Pam, quando si è scontrato con un’auto ed è caduto. «La persona con la quale ho avuto l’incidente – spiega Petacco – è stata molto gentile, mi ha aiutato poi viste le mie condizione ha chiesto l’intervento del 118.

E’ arrivata un’ambulanza che mi ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Sarzana dove ho vissuto una situazione allucinante. Sia chiaro non voglio accusare nessuno ma solo spiegare quello che mi è accaduto». «Mi hanno portato in una stanza e messo il collare poi non mi hanno dato neppure un antidolorifico, nonostante i dolori che avevo. Ho atteso dai 40 ai 50 minuti  quindi  ho chiamato ed è arrivata una signora, non so se una dottoressa o un’infermiera, e mi ha detto “lei deve aspettare il suo turno” . Ho atteso ancora, poi mi sono davvero irritato.

A quel punto hanno chiamato mia moglie dicendole che non mi volevo calmare che dovevo attendere per essere soccorso». «Ho replicato - continua l’ex bancario - che me ne volevo andare, avrei voluto firmare, ho chiesto che mi fosse tolto il collare. Niente da fare, allora scalzo, avevo perso le ciabatte nell’incidente, sono uscito dal pronto soccorso senza che nessuno mi fermasse sono salito nell’auto con mia moglie che mi ha portato all’ospedale di Massa.

«Appena arrivato mi hanno sottoposto agli esami necessari, dato subito un antidolorifico e ingessato. In un’ora i medici avevano risolto la situazione». E questo non è il primo caso. Già altre segnalazioni sono arrivate di pazienti “dimenticati” in sala d’aspetto o in sale interne del pronto soccorso.