Castelnuovo Magra (Spezia), 31 marzo 2023 – La statale Aurelia è pericolosa, soprattutto dove attraversa centri abitati nei quali, anche se vietato, il margine della strada viene utilizzato per la sosta e sono carenti marciapiedi e attraversamenti pedonali. E’ il caso, ad esempio, del segmento che va dalla ex cava Filippi a Cà Lunae, nel territorio di Castelnuovo Magra. Un problema noto, per risolvere il quale l’amministrazione ha confermato l’intenzione – già manifestata in passato – di prendere in carico da Anas la competenza diretta su quel tratto. Ma occorre aver chiaro quali costi l’ente si accollerebbe con un simile passo. Un passo che già altri Comuni hanno compiuto, anche in anni lontani, per poi ritrovarsi, oggi, con la responsabilità di una arteria fondamentale la cui manutenzione resta difficile e spesso carente.
Il tema è riemerso nell’ultima seduta di consiglio comunale, quella del 13 marzo, nell’ambito della discussione innescata dall’interpellanza presentata dalla consigliera Maria Luisa Isoppo proprio sul tema della sicurezza del tratto dalla ex cava Filippi all’area Bosoni, nodo più volte sollevato e mai sciolto, tant’è che nel tempo – sostiene Isoppo – sono fioccate le segnalazioni a Comune, Municipale, Polstrada e Anas da parte di cittadini preoccupati per l’elevato numero di incidenti gravi. La situazione, argomenta Isoppo, è diventata ancor più critica dopo la chiusura dello spazio all’interno dell’ex cava prima utilizzato come parcheggio. Risultato: sono aumentate le auto in sosta vietata lungo l’Aurelia, con conseguente riduzione della visibilità e aumento dei pericoli per automobilisti e pedoni. Con l’aggravante che "non esistono, in tale tratto, autovelox o altri dispositivi di riduzione della velocità". Isoppo aveva sollevato il tema in consiglio già nel 2021 e l’amministrazione aveva parlato di contatti con Anas per trovare soluzioni, compresa l’eventuale presa in gestione della strada. Ma nulla è cambiato.
Alla consigliera ha risposto il sindaco, Daniele Montebello, confermando di "aver più volte incontrato Anas, anche a distanza, sulla cessione di quel tratto stradale". Il sindaco ha ribadito l’interesse all’acquisizione "visto che non si è mai riusciti ad avere da Anas, in quel punto, un attraversamento stradale". Ma che succederebbe se il Comune si accollasse la competenza? Dovrà curare la manutenzione, ha spiegato Montebello, come regimazione delle acque, taglio delle piante e pulizia delle canalette ma non l’asfaltatura in virtù del fatto che si tratta di Comune con meno di 10 mila abitanti. A che punto siamo? Esiste una bozza di delibera di giunta comunale – ha concluso il sindaco – per la quale Anas ha fornito alcuni dati di spesa.