Lo spettro di un nuovo ricorso al Tar aleggiava già tra i comitati e proprio una settimana fa nel corso dell’assemblea pubblica organizzata dai gruppi ambientali da sempre contrari al progetto Biodigestore di Saliceti anche Paola Sisti, la sindaca di Santo Stefano Magra, si era detta pronta a controbattere nuovamente in Tribunale qualsiasi azione avviata contro la delibera di Anac. E infatti la Provincia della Spezia è corsa ai ripari presentando il ricorso al Tar del Lazio. Lo stesso che quale mese fa aveva dichiarato legittimo il finanziamento del progetto con 40 milioni del Pnrr. L’autorità nazionale anti corruzione dopo il via ai lavori a Saliceti ha riaperto gli scenari comunicando alla Provincia della Spezia l’avvio di un procedimento di vigilanza in merito alla procedura di project financing relativa alla realizzazione all’impianto di biodigestione anaerobica a Saliceti. La contestazioni riguardava la gara europea vinta da Iren per realizzare l’impianto anaerobico del trttamento dei rifiuti indicando come sede Boscalino nel Comune di Arcola quindi una portata di rifiuti da trattare di 23 mila tonnellate e un investimento di quasi 8 milioni di euro. Nel 2018 la situazione si è trasformata grazie anche al via libera della Provincia della Spezia che ha approvato l’individuazione dell’area di Saliceti, al confine tra i Comuni di Vezzano Ligure e Santo Stefano Magra, trasformando il piano di trattamento dei rifiuti in 60 mila tonnellate e un investimento di oltre 60 milioni di euro. Dei quali 40 milioni coperti dal successivo finanziamento di 40 milioni arrivato da fondi del Pnrr. Si deve ai comitati ambientali No Biodigestore, Sarzana che Botta, CittadinanzAttiva, Acqua bene comune e Italia Nostra la segnalazione a Anac dell’avvenuto cambio dello scenario e così l’autorità nazionale a una settimana dalla consegna del cantiere a Saliceti, salutato dall’arrivo dei vertici di Iren, Recos, Regione Liguria e Provincia, è arrivata la risposta: le modifiche del bando europeo sono tali da prevedere una nuova gara. La Provincia ha ritenuto la delibera di Anac "lesiva" quindi al fine di tutelare i propri interessi ha avviato il ricorso amministrativo al Tar del Lazio. L’ente spezzino di via Veneto per la costituzione in giudizio si è affidato all’avvocato Marcello Clarich uno dei massimi esperti di diritto amministrativo. E adesso si attende la sicura contromossa del Comune di Santo Stefano Magra che, anche senza il supporto di Vezzano Ligure, ha già annunciato di non accettare l’azione della Provincia.
Massimo Merluzzi