Vezzano (La Spezia), 31 dicembre 2024 – Ordinanza contro i “botti” di Capodanno a Vezzano, il sindaco Massimo Bertoni dice no ai fuochi pirotecnici per la tutela delle persone deboli e degli animali emettendo un divieto, ma soprattutto facendo leva sulla sensibilità. Si legge in un passo dell’ordinanza il richiamo al buon senso: “L’amministrazione comunale ritiene comunque insufficiente il ricorso ai soli metodi coercitivi, ci appelliamo soprattutto al senso di responsabilità individuale”. E’ stata pubblicata ieri l’ordinanza sindacale numero 36 con la quale il primo cittadino vieta spari e artifici pirotecnici rumorosi sul territorio comunale nei luoghi pubblici e aperti dalle 22 di ieri e fino alla mezzanotte del 2 gennaio.
“Ogni anno a livello nazionale si verificano infortuni anche di grave entità e l’esplosione di tali prodotti può provocare notevole stress agli anziani, ai bambini, ai soggetti cardiopatici e agli animali” si legge tra le motivazioni dell’ordinanza. Oltre ad un problema di sicurezza lo scoppio dei petardi è causa di disagio e lamentele da parte dei cittadini che si ritrovano nei propri giardini fuochi artificiali lanciati da chissà dove e animali spaventatissimi. “E’ necessario tutelare il diritto alla tranquillità – spiega Bertoni nell’ordinanza – e al riposo delle fasce più deboli, degli anziani e dei malati”. L’amministrazione comunale nel testo fa un passaggio importante: “Ciascuno sia consapevole delle conseguenze che tali comportamenti possono avere per la propria sicurezza e per quella degli altri”. Il divieto quindi riguarda l’accensione e lo sparo di articoli pirotecnici, l’esplosione di petardi, botti, razzi, materiali esplodenti, pena una sanzione da 25 euro a 500, con sequestro amministrativo del materiale esplodente, e un ultimo passaggio che esplicita “fermo restando le più gravi sanzioni applicabili” .
I dati diffusi dalla Sima la società italiana di medicina ambientale, sono preoccupanti: sul territorio nazionale dal 2012 al 2024 sono stati 3500 i feriti gravi e 7 i morti per botti e armi a Capodanno con notevole aumento nel corso degli anni. E non solo, circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che hanno perso la vita per cause dirette e indirette.
Cristina Guala