Campi elettromagnetici: "Uno studio sugli effetti"

Il Comune di Arcola ha predisposto un documento da inviare alla Regione "L’esempio da seguire è quello della Toscana che ha finanziato una ricerca".

Campi elettromagnetici: "Uno studio sugli effetti"

Una protesta contro le antenne per la telefonia in una immagine di archivio

"Uno studio medico-scientifico sui campi elettromagnetici a tutela della salute dei cittadini liguri, l’esempio da seguire è quello della Regione Toscana". E’ la proposta avanzata dal vicesindaco di Arcola, Gianluca Tinfena, che è stata condivisa dalla maggioranza consiliare di centrosinistra e che verrà sottoposta alla nuova giunta regionale della Liguria non appena sarà stata formata dal nuovo presidente Marco Bucci.

Nel maggio scorso l’amministrazione comunale di Arcola aveva emesso un’ordinanza a tutela della salute pubblica con l’intento di bloccare l’innalzamento dei limiti per i campi elettromagnetici. Ma recentemente è stato approvato in parlamento un emendamento, presentato da Fratelli d’Italia, nell’ambito del Decreto Coesione, che di fatto – precisa il vicesindaco Tinfena – bypassa il ruolo delle amministrazioni locali sulla pianificazione delle installazioni di antenne, per consentire il raggiungimento degli obiettivi del Piano Italia 5G entro la fine dell’anno 2026.

"Non esistono a oggi studi scientifici e riscontri certi di natura medico-scientifica che escludano ogni effetto negativo per la salute delle persone – spiega il vicesindaco Gianluca Tinfena –, per questo la Regione Toscana, nel settembre di quest’anno, ha ordinato uno studio medico-scientifico sul 5G al fine di verificare se esistano legami tra i campi elettromagnetici e malattie come leucemie e tumori, prendendo in esame per due anni le cinque città toscane a più alta densità abitativa e stanziando 222 mila euro del bilancio regionale per una delle prime ricerche scientifiche sul tema nel panorama nazionale. Vogliamo chiedere alla prossima giunta di Regione Liguria – prosegue il vicesindaco – di affidare, entro la fine del 2024, a enti medico-scientifici uno studio analogo per tutto il territorio ligure".

Il testo della richiesta sarà inviato a tutti i Comuni della provincia della Spezia, e anche ad Anci Liguria, chiedendo di portare in approvazione il documento nei rispettivi consigli comunali "per affrontare insieme una battaglia comune a tutela della salute dei cittadini delle nostre comunità locali", sollecitando la Regione a farsi carico dello studio.

Cristina Guala