Sarzana (La Spezia), 14 ottobre 2024 – E’ stato un dono prezioso quello che una ’cordata’ di finanziatori ha fatto alla città di Sarzana, consentendo il restauro dell’antico Serassi in Santa Maria Assunta. E i sarzanesi hanno risposto con gratitudine e affetto, riempiendo la cattedrale per il concerto d’inaugurazione. Una serata davvero magica quella di sabato, durante la quale il maestro Andrea Macinanti ha ’risvegliato’ le 2700 canne del maestoso organo che per decenni erano purtroppo rimaste mute. Un piccolo miracolo reso possibile dalla tenacia del parroco, monsignor Piero Barbieri, al cui appello hanno risposto, oltre alla Conferenza episcopale italiana e alla Diocesi con i fondi dell’8 per mille, anche importanti Fondazioni quali Carispezia, Compagnia di San Paolo di Torino e InCaSa di Sarzana (istituzione locale frutto del lascito testamentario del professor Emilio Doni).
L’opera di restauro, affidata alla ditta specializzata Casa Pedrini di Cremona, ha richiesto circa un anno di lavoro, eseguito dal professor Marco Fracassi e seguito, per conto della Soprintendenza di Genova, da Rossana Vitiello. A loro e a tutti i donatori, anche a quelli che hanno voluto restare anonimi, sono andati, sabato sera, il ringraziamento del vescovo Luigi Ernesto Palletti e della sindaca Cristina Ponzanelli.
Felice monsignor Barbieri: lui stesso mai – da quando è parroco in Santa Maria Assunta – aveva potuto ascoltare la ’voce’ dell’organo che finalmente, d’ora in avanti, potrà tornare ad accompagnare le celebrazioni e offrirsi per concerti di talentuosi organisti. Un contributo importante all’offerta culturale di Sarzana, considerato che si tratta del Serassi più grande di tutta la Ligura, opera della bottega dei fratelli bergamaschi di cui porta il nome, custodito in Santa Maria Assunta dal 27 settembre del 1842.