I sindaci della Val di Magra non sono stati né informati né coinvolti nell’inaugurazione del centro per l’impiego a Sarzana, che pure è al servizio di tutta l’area. Lo sottolineano decisamente irritati i primi cittadini di Ameglia, Arcola, Vezzano, Santo Stefano, Castelnuovo e Luni "che per popolazione e territorio formano la maggior parte del bacino di cui Sarzana è storicamente baricentro". Bersaglio sono il Comune di Sarzana e la Regione Liguria.
La polemica non è banale: "Rileviamo come, a due anni di distanza dalla decisione, concordata e condivisa da tutti, di prevedere per Sarzana l’apertura di questo importante presidio, il Comune capofila non abbia ritenuto di allargare agli altri Comuni alcuna tappa del percorso che ha portato all’inaugurazione – scrivono Umberto Galazzo, Monica Paganini, Massimo Bertoni, Paola Sisti, Daniele Montebello e Alessandro Silvestri –. Questo fino all’esito paradossale di non essere nemmeno informati del taglio del nastro, di cui apprendiamo dalla stampa".
Secondo i sindaci, si è trattato di un atto "contro ogni grammatica istituzionale e che rivela uno scarso interesse a coltivare una dimensione di rete invece necessaria per crescere e svilupparsi con la forza e la prospettiva che tutta la Val di Magra merita. In particolare quando si parla di lavoro e politiche sociali, una dimensione nella quale chi pensa di cavarsela da solo è destinato a diventare più debole". Concludono i sindaci della Val di Magra: "Inaugurazioni e investimenti pubblici non possono essere passerelle a uso e consumo di questa o quella maggioranza. Dispiace che Regione e Comune di Sarzana applichino logiche politiche e di parte a temi trasversali che richiederebbero un atteggiamento istituzionale e inclusivo".