
Un nuovo passo avanti nel recupero dei "gioielli" di famiglia. La ristrutturazione della terrazza dell’Ostello ricavato nel cuore del centro storico del paese di Ameglia è terminata e l’ente può adesso iniziare a pensare a una nuova vita della struttura che ha attraversato varie fasi e non tutte semplici: dal primo affidamento terminato poi in un contenzioso tra il Comune e una società specializzata nel campo turistico all’opportunità di crescita concessa a una giovane cooperativa fino alla chiusura e il nuovo abbandono. Per rilanciare la struttura ricettiva intanto occorreva iniziare a metterla in sicurezza dalle incursioni e poi sistemarla dal punto di vista architettonico .
"Una volta completata la riqualificazione – commenta il sindaco Umberto Galazzo –si potrà predisporre un bando di gara per tentare di affidare la gestione della struttura almeno a partire dalla prossima primavera. Si sono resi necessari però anche interventi interni quindi si potrà iniziare a pensare ad una futura gestione soltanto da gennaio". L’intervento appena completato ha portato alla sistemazione e coibentazione della terrazza eseguito dalla ditta Stefano Maracci per un totale di spesa di 24 mila euro proseguendo il percorso di recupero dei beni immobili avviato dall’ente. Dopo il Castello sempre nel centro storico di Ameglia, tornato fruibile ai turisti già nel corso dell’estate con diversi appuntamenti culturali, al quale ha fatto seguito l’Ostello il prossimo traguardo fissato è il recupero della batteria Chiodo di Montemarcello da qualche anno chiusa e inagibile.
"Con il nuovo assestamento di bilancio – prosegue il sindaco Galazzo – abbiamo predisposto 90 mila euro proprio per l’intervento sulla batteria Chiodo. Inoltre abbiamo partecipato a un bando ministeriale insieme alle amministrazioni comunali d Arcola e Lerici per intercettare fondi che potremmo destinare al rilancio della struttura". L’ex avamposto militare era stato riqualificato e trasformato in struttura ricettiva proprio durante il secondo mandato del sindaco Umberto Galazzo grazie ai fondi intercettati in collaborazione con l’ente parco di Montemarcello Magra Vara. E dopo qualche stagione di lavoro nell’accoglienza turistica e l’apertura del museo del ciclismo poi trasferito a Spezia si sono spente le luci e bisognerà nuovamente intervenire per affrontare più di un problema strutturale.
m.m.