Massimo Merluzzi
Cronaca

Promossi ai corsi di formazione, ma i lavoratori non li frequentavano

Sei aziende della Val di Magra sono finite al centro di un’inchiesta avviata dalla denuncia dell’Inail

Una lezione del corso di sicurezza sul lavoro (foto di repertorio Germogli)

Una lezione del corso di sicurezza sul lavoro (foto di repertorio Germogli)

Sarzana, 10 gennaio 2025 – Erano tutti accusati di aver truffato l’Inail per aver fatto seguire a tutti i dipendenti corsi specifici sulla sicurezza del lavoro e così avere una riduzione del pagamento annuo all’ente. Ma i sei imprenditori, tutti molto noti – in Val di Magra ma non solo – per la loro attività, erano completamente all’oscuro della manovra che aveva messo in piedi un consulente del lavoro sul quale si era concentrata l’attenzione della guardia di finanza proprio su segnalazione di un ispettore della Direzione regionale Inail con sede a Genovache aveva notato qualcosa di strano nelle procedure.

I documenti presentati infatti riportavano alcuni elementi sospetti sui quali le fiamme gialle hanno lavorato risalendo così all’inganno. Il consulente aveva falsificato le firme in maniera particolare, ovvero recuperava realmente da documenti le firme originali e poi effettuava una sorta di copia e incolla. Già nel corso delle indagini preliminari aveva ammesso al gip le proprie responsabilità ma il pubblico ministero del Tribunale di Genova dove si è svolto il lungo e articolato processo era rimasto ancorato alla sua tesi che gli imprenditori fossero a conoscenza della manovra del consulente. Gli imprenditori si sono affidati alla difesa dell’avvocato Alessandro Silvestri del foro spezzino che ha ricostruito tutta la vicenda. Dimostrando, oltre alla prova documentale che certifica le firme false, come una delle azienda finite nel filone di inchiesta in realtà non fosse operativa. Era stata costituita per svolgere alcune mansioni esclusivamente per alcuni periodi dell’anno per procedere alla consegna di doni natalizi realizzati da una delle società. Ma in realtà non aveva mai operato e non disponeva neppure di dipendenti quindi non avrebbe ottenuto nessun beneficio economico.

Eppure secondo gli investigatori il personale aveva seguito i corsi di formazione per apprendere le necessarie informazioni per evitare gli incidenti e infortuni nell’ambiente di lavoro. La documentazione inviata all’Inail dimostrava l’avvenuta frequenza delle lezioni senza però che le imprese avessero mai avuto nessun contatto con il personale incaricato della formazione. Durante la fase dell’indagine gli investigatori della Guardia di Finanza hanno proceduto anche a perquisizioni nelle sedi delle aziende. Ieri in Tribunale a Genova è arrivata la conclusione del percorso durato quasi cinque anni con l’assoluzione degli imprenditori.