![Bare accatastate in un garage nel cimitero di Falcinello Bare accatastate in un garage nel cimitero di Falcinello](https://www.lanazione.it/image-service/version/c:YjY2OGViMzgtYTI1ZC00:ZmQ3Y2Ji/bare-accatastate-in-un-garage-nel-cimitero-di-falcinello.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Bare accatastate in un garage nel cimitero di Falcinello
Sarzana, 8 gennaio 2024 – Il rispetto dei propri cari meriterebbe una cornice differente e se non proprio un parco fiorito almeno un luogo dove l’abbinamento con l’eterno riposo potesse tradursi in un quadro di serenità e di raccoglimento. Non è così al cimitero di Sarzana che tra furti di canale di rame, fiori sottratti, erba alta e cumuli di terra a tutto fa pensare tranne che a un luogo di quiete.
Dalle lapidi con fotografie e nomi di persone, e non semplici pezzi di marmo vecchio, appoggiate ai muri scrostati e ammuffiti alle bare che spuntano da un "garage" tenuto aperto da una tavola di legno. E poi i vecchi monili, quadretti, vasi, cornici e fotografie di uomini e donne lasciate su un muretto quasi fossero sopra a una bancarella di cianfrusaglie in svendita a prezzi scontati.
Questo è il cimitero cittadino di via Falcinello, un mix tra fiori e lapidi luccicanti e ben curate e un quadro raccapricciante girando l’angolo. Da qualche giorno inoltre è quasi impossibile far visita ai propri cari nella zona coperta del camposanto perché in quei corridoi sono state rubate la caditoie in rame. Rubate e non sostituite. Ne consegue che nelle giornate di pioggia l’acqua non venga indirizzata alle grate di scolo, ma sul pavimento di marmo allagandolo e rendendolo scivoloso e pericolo so. E i visitatori spesso sono anziani e comunque nessuno si presenta in attrezzature adatte al trekking ma con quelle per un saluto ai propri cari. Una "pista" che sembra di ghiaccio da quanto è insidiosa, che stona con i cartelli nei quali si prega di non lasciare a terra fiori e acqua per non creare disagio all’utenza. In questi giorni di maltempo portare un fiore ai i defunti è diventata un’impresa alla quale tanti, soprattutto gli anziani, hanno a malincuore rinunciato per evitare pericolosi capitomboli.
E poi quella distesa di oggetti a cielo aperto, rimossi dai vecchi loculi, e lasciati in bella vista forse in attesa che qualcuno li recuperi scegliendoli come in un bazar a poca distanza da cumuli di terra fresca tra le recenti sepolture ma anche dalle bare accatastate che spuntano da un magazzino come in un film dell’orrore.