
Visitatori a Punta Corvo dove è interdetto l'accesso
Ameglia, 15 luglio 2024 – Ci sono andati con la mano leggera gli uomini della Capitaneria di Porto arrivati nel fine settimana a dare un occhio attento alla spiaggetta di Punta Corvo. Le segnalazioni del continuo via vai di turisti e amanti della caletta sotto il promontorio di Montemarcello hanno fatto scattare i controlli e sia sabato pomeriggio che domenica sono state centinaia le persone invitate a raccogliere asciugamani e ripartire. Alcuni sulle imbarcazioni ancorate di fronte alla spiaggia altri che sono risaliti dal sentiero. In entrambi i casi contravvenendo il divieto imposto da una ordinanza del sindaco di Ameglia firmata nella primavera di un anno fa.
A salvare i bagnanti dalle contravvenzioni, e se vogliamo anche da qualche in più vista la disobbedienza all’ordinanza di divieto assoluto di scendere in spiaggia sia da mare che dal sentiero, è stata proprio la segnaletica ritenuta poco visibile. Quindi gli uomini della Capitaneria di Porto di Spezia e dell’ufficio Foce del Magra di Fiumaretta hanno invitato i turisti a lasciare la spiaggia senza elevare nessuna contravvenzione o comunque nessun altro provvedimento. Insomma una sorta di "cartellino giallo" di prima ammonizione che nei prossimi giorni potrebbe diventare immediatamente rosso da sanzione. La zona è interdetta perché pericolosa. Molto. Il rischio di crollo dei massi è reale e per questo in attesa dell’avvio della progettazione commissionata dal Comune e presentata a fine maggio dal sindaco Umberto Galazzo e i tecnici il sentiero che scende da Montemarcello e la spiaggetta restano chiusi, vietati e non utilizzabili.
Molti turisti, stranieri, hanno spiegato ai militari di non aver compreso, arrivando via mare, il divieto di stazionamento avendo visto già posizionati con asciugamani tanti altri bagnanti. Purtroppo la zona ha perso per la seconda estate consecutiva uno dei gioiealli più richiesti e amati ma le perizie presentate da ingegneri e geologi, supportate anche da immagini scattate dal drone, hanno confermato lo stato di forte pericolosità della zona costringendo così l’amministrazione comunale a confermare l’ordinanza di divieto emessa a prile dell’anno scorso. Nei prossimi giorni, essendo arrivato il boom di turismo, verranno risistemati i cartelli di divieto e affisse le ordinanze. Oltre alle quali, comunque, è necessario il buon senso evitando di camminare sul filo sospeso ben sapendo del pericolo di crollo e sgretolamento.
Massimo Merluzzi