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Le esequie
Sarzana, 4 febbraio 2022 - C’erano i suoi ragazzi ormai diventati grandi che insieme a don Carlo Ricciardi hanno colorato i giorni belli dell’adolescenza, stringendo un rapporto di amicizia e stima che non si è mai interrotto. Gli amici, i parrocchiani e l’ordine sacerdotale rappresentato da tanti sacerdoti che hanno accompagnato la funzione religiosa officiata dal vescovo Luigi Ernesto Palletti. La chiesa gremita e uno schermo gigante posizionato all’esterno per consentire ai tantissimi presenti, nonostante l’orario mattutino, di dare l’addio al sacerdote tanto amato e stimato. All’interno della chiesa del Carmine seduti a fianco su una panca centrale anche i sindaci Cristina Ponzanelli e Leonardo Paoletti in rappresentanza delle città di Sarzana e Lerici nelle quali ha prestato la sua missione don Carlo e Alessandro Silvestri, primo cittadino di Luni e soprattutto uno dei moltissimi ragazzini che ha vissuto le estati in tenda nei campeggi organizzati dal Don.
L’addio al sacerdote che si è spento all’età di 92 anni alla Casa del Clero della Spezia dove era ospite da qualche anno non poteva che celebrarsi al Carmine, chiesa che deve proprio all’impegno di don Carlo la sua realizzazione e dove ha celebrato la prima messa la notte di Natale del 1970 trasferendo tutta la comunità religiosa del quartiere di Trinità, Ponti di Ferro e non soltanto dal vecchio edificio di via Paganino diventato ormai troppo piccolo. A Sarzana ha trascorso 31 anni prima di ricevere il compito di sacerdote alla chiesa di San Francesco a Lerici svolto dal 1993 al 2010 per poi tornare a Sarzana ospite del fratello don Nicola. Commosse le parole della nipote Carla figlia dell’altro fratello Giovanni che ha ricordato le ultime visite insieme a Antonella allo zio che nonostante la stanchezza aveva conservato la sua dolcezza nel sorriso. E poi Fausto Rossi, uno dei "ragazzi" del Carmine che a nome di tutti gli amici ha evidenziato le doti dell’uomo di fede amabilmente legate allo spirito amichevole. Una missione cristiana, come lo stesso Vescovo ha più volte ripetuto, che non è mai rimasta isolata ma ha sempre camminato tra la gente, guardando ai bisogni altrui, alla povertà e ai disabili. Dopo il rito religioso il corteo è proseguito per il cimitero di Bolano, paese di origine del sacerdote che rimarrà nel cuore di tutti.