Sarzana, 19 novembre 2023 – Le indagini iniziate un anno fa sollevarono più di una polemica dopo l’ingresso dei carabinieri in aula durante l’orario di lezione supportati dal cane addestrato al rilevamento di sostanze stupefacenti. I militari dopo quel controllo hanno scoperto una rete molto organizzata e non semplicemente di cessione della piccola quantità di hashish. Una struttura che consentiva le ordinazioni attraverso una chat telefonica ma anche un servizio di ’vedetta’ alla stazione ferroviaria di Sarzana per avvertire il corriere di rientro da Pisa dopo il rifornimento di stupefacente della presenza delle forze dell’ordine. L’inchiesta, che venne innescata dalla preoccupazione dei genitori e in accordo con l’istiuto scolastico superiore "Parentucelli Arzelà", ha portato a cinque ordinanze di applicazione di misure cautelari, richieste dalla Procura e concesse dal gip del tribunale della Spezia Mario De Bellis, nei confronti di 4 giovani della vallata e di un pregiudicato campano per varie ipotesi di reato di detenzione e spaccio di stupefacenti aggravate in quanto commessi in favore di minori e all’interno di scuole. Nel corso dell’indagine, denominata "F.Y.P.", era stato indagato un minore in possesso di 100 grammi di hashish e ne erano stati segnalati altri due per detenzione di modiche quantità.
Ma i carabinieri della compagnia di Sarzana coordinati dal capitano Luca Panfilo hanno approfondito la vicenda ascoltando oltre 25 ragazzi, alcuni minorenni accompagnati dai genitori, tutti segnalati alla prefettura quali consumatori. Il gruppo aveva creato una chat telefonica chiamata "F.Y.P." e si basava su un referente, attualmente ai domiciliari, e tre aiutanti. Per il primo è scattato l’obbligo di dimora nel Comune di Sarzana con reperibilità notturna mentre gli altri hanno l’obbligo di firma quotidiano in caserma. Si erano specializzati nello spaccio all’interno della scuola superiore di piazza don Ricchetti e quando la voce è iniziata a girare anche per le quantità di hashish sempre crescente, i carabinieri sono entrati in azione.
Nel corso delle investigazioni sono stati effettuati vari riscontri alle attività di intercettazione e dei servizi di controllo e pedinamento, che avevano permesso l’arresto a febbraio di un giovane di Ameglia con 200 grammi di hashish, la denuncia di altri 2 giovani per il possesso di 20 grammi di hashish e registrando numerosi episodi di spaccio nei vari parchi pubblici di Sarzana e Ameglia. Il distributore di hashish era un giovane campano, pregiudicato, residente a Pisa punto di riferimento per acquistare la sostanza da smerciare a scuola. Il giovane nel frattempo è stato arrestato e assicurato al carcere per un’altra vicenda di droga.