REDAZIONE SARZANA

Espulso, torna in Italia per il processo e sparisce: preso

L'uomo era tornato dal Marocco e poi si era reso irreperibile: si era anche tinto i capelli per non farsi riconoscere, ma è stato trovato a Sarzana

In campo la Polizia (foto di archivio)

Sarzana, 27 giugno 2021 - Era stato espulso dall'Italia, portato a Milano e imbarcato su un aereo per il Marocco. Poi era tornato per partecipare al processo a suo carico, ma il giorno dopo l'udienza è scappato e si è reso irreperibile: si era perfino tinto i capelli per non farsi riconoscere, ma è stato individuato a Sarzana e arrestato.

E' la storia di Hicham Bajoud, che ricercato da quando aveva deciso di darsi alla macchia. Il primo guaio con la giustizia italiana lo ebbe quando affisse una pistola giocattolo a scopo intimidatorio sulla saracinesca di un commerciante suo vicino (lo accusava di essere la causa dei controlli a cui era stato sottoposto da parte della Guardia di finanza e della polizia locale nel corso dei quali furono trovati 400 capi di abbigliamento contraffatti). Era il 2020 e fu sottoposto a un divieto di avvicinamento.

Poi era stato denunciato per turbamento di funzione religiosa e sommando tutti i suoi precedenti, tenuto conto che aveva già ricevuto l’avviso orale, il Questore della Spezia decretò la revoca del permesso di soggiorno e il Prefetto emise un decreto di espulsione che dopo essere stato convalidato dal giudice venne eseguito dall’ufficio immigrazione della Questura, cosicchè Bajoud venne accompagnato all'aeroporto a Milano e quindi rimpatriato in Marocco, suo paese di origine.

Il 15 ottobre 2020 tornò in Italia per poter partecipare all’udienza fissata per il giorno 16 al tribunale della Spezia. Il giorno dopo si rese irreperibile. Di lui nessuna notizia fino a sabato, quando è stato visto in centro a Sarzana: si era anche tinto i capelli per non farsi riconoscere. A notare la presenza del giovane è stato il personale impegnato nei servizi predisposti in occasione del convegno dedicato alla giornata contro la droga e le tossicodipendenze. Le ricerche del personale del Commissariato, hanno quindi permesso di assicurare il ricercato alla giustizia.