
L’assessore Carlo Rampi e il consigliere di opposizione Franco Musetti (Pd)
Perché la giunta Ponzanelli non ha ancora dato seguito alla procedura di escussione nei confronti dei soggetti attuatori che nel 2009, con l’intervento allora denominato Olmo 2, si impegnavano a realizzare almeno il 30% dell’importo totale delle opere di sistemazione idraulica prima dell’avvio degli edifici residenziali e a realizzare il restante 70% entro 36 mesi dal rilascio dei permessi di costruire? A rispondere all’interrogazione presentata dal consigliere Franco Musetti (Pd) - che riguarda da vicino le opere di demolizione e ricostruzione ora in corso del ponte di via Falcinello che in realtà avrebbero dovuto essere realizzate da altri soggetti attuatori - è l’assessore e vicesindaco Carlo Rampi.
"L’intervento Olmo 2, scheda progetto del Prg, prevedeva attività edificatorie anche piuttosto consistenti – spiega Carlo Rampi –. Oltre agli oneri di urbanizzazione erano previsti interventi di messa in sicurezza idraulica con cui veniva stabilità una polizza fidejussoria stipulata con Unipol per un importo di 2 milioni e 900 mila euro. Nella convenzione si prevedeva che almeno il 30% dei complessivi interventi di messa in sicurezza idraulica venissero posti in essere prima delle opere di edificazione. Sulla base di questo impegno alcune delle opere venivano realizzate, altre rimanevano da realizzare. Mentre l’intervento edilizio non è stato mai realizzato, dato che il soggetto attuatore veniva interessato da una procedura di liquidazione".
Cosa ha fatto da allora l’amministrazione? "L’amministrazione – puntualizza il vicesindaco Rampi – nel 2022 ha rilevato la situazione di inadempienza, già rilevata e denunciata nel 2017 dall’allora dirigente tecnico, e si è mossa con un’azione legale di natura monitoria". E l’assessore ai lavori pubblici conclude: "Ora l’area ha nuovi soggetti proprietari, che subentrano anche nella convenzione. Chiaramente dato che il ponte di via Falcinello è in fase di realizzazione, una volta recuperate, quelle somme verranno utilizzate per realizzare le altre opere minore, come quelle di regimazione. Ma il legale è incaricato di recuperare le somme dovute per quella parte di intervento che la cooperativa La Marina si era impegnata a realizzare prima dell’inizio delle opere di realizzazione".
Elena Sacchelli