Le associazioni contro la fiera: “Anacronistica e crudele, basta volatili in gabbia”

Sarzana, il Comune tre mesi fa ha finalmente vietato l’uso di animali vivi alla fiera delle nocciole: “Si prosegua anche con questa manifestazione”

Gli animali in gabbia

Gli animali in gabbia

Sarzana (La Spezia), 1 settembre 2024 – “Nessun passo avanti, a Sarzana, sotto il profilo della tutela dei piccoli volatili sfruttati come richiami vivi”. Lo sostengono le associazioni animaliste riferendosi al fatto che anche quest’anno, oggi domenica 1° settembre, si tiene la 55ª fiera degli uccelli, mostra mercato nella quale “saranno esposti e venduti animali che la natura ha dotato di ali, ma che non potranno volare mai. Non solo – proseguono le associazioni –. Ci sarà anche una “gara di canto” di questi minuscoli esserini, all’alba”. si tratta di “uccelli che passeranno una miserabile vita in uno spazio piccolo quanto un foglio A4 con l’unico scopo di ingannare i loro simili, costretti a cantare per fare da esca alle prede che saranno abbattute. Il loro destino sarà quello. Vivranno in gabbie di 25 centimetri per 30, privati del cielo, costretti ad una prigionia infinita, chiusi in qualche scantinato”.

Le associazioni notano che “questa mostra mercato di creature viventi si terrà in concomitanza con il Festival della Mente, un evento del quale la città di Sarzana va giustamente fiera. Fra gli appuntamenti più amati ci sono le conferenze dedicate alla storia, quelle in cui si approfondisce come l’essere umano si sia evoluto, e gli spettacoli di cultura e di arte, in cui si riscopre la bellezza della vita. È una contraddizione. Da una parte si esalta il valore dell’esistenza, dall’altra si nega il diritto di vivere in libertà. Nulla raffigura meglio di un paio di ali l’essenza della libertà. Nulla è più crudele della condanna di un volatile alla prigionia eterna, al buio, lontano dalla natura”.

Proprio la scorsa primavera il Comune di Sarzana ha vietato la, accogliendo la richiesta di tante associazioni che operano per la tutela ambientale. “Nel divieto si legge fra l’altro che “la vendita occasionale e il commercio ambulante di animali risultano incompatibili con le loro esigenze etologiche” e che non può essere garantito il benessere degli animali, spostandoli e tenendoli in spazi “non riparati, o assiepati in gabbie e, durante la notte, un furgoncini in condizione di sovraffollamento” – proseguono le associazioni –. Il divieto è stato lungamente perseguito e accolto con entusiasmo, a marzo. Ora, a settembre, la stessa città ospita una vendita di richiami vivi”.

Il nodo burocratico, a oggi, è il fatto che la fiera degli uccelli sia di iniziativa privata ma le associazioni ne chiedono la soluzione: “Non basta, a giustificare una simile contraddizione, il fatto che l’organizzazione non sia del Comune, ma di una federazione venatoria. Lo stesso principio di benessere, la stessa tutela delle esigenze etologiche, dovrebbe valere per tutti gli animali”.

Per far cessare questa “tradizione” dell’esposizione e della vendita di richiami vivi serve cambiare il regolamento sulla tutela animali di Sarzana: “Auspichiamo che questo accada quest’anno con il coinvolgimento delle associazioni”, concludono Animalia, Anta Odv La Spezia, Arkus Odv La Spezia, Lav La Spezia, Liberi Associazione di Volontariato, L’Impronta Volontari Indipendenti Canile, Lipu Sezione della Spezia e Sos Randagi Sarzana