MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Vendite di ortaggi ko dopo il rogo. In 'fumo' il km zero

Le analisi scongiurano rischi di inquinamento

In fumo il 'km' zero

Ameglia, 13 novembre 2016 -  DIETRO la nube è spuntata... la crisi. Spento l’incendo che dopo aver distrutto il capannone della Marinella Spa ha sollevato paure, allarmi e aperto la ricerca delle responsabilità, restano cenere e difficoltà. Non ci sono soltanto tonnellate di fieno da recuperare per garantire alle mucche della tenuta un pasto quotidiano ma un patrimonio agricolo da salvare e difendere dall’effetto immediatamente successivo al fuoco. I primi a pagare pegno dell’allarme sono stati i coltivatori della piana che da giorni hanno visto la mole di lavoro ridursi drasticamente. La paura dell’inquinamento, l’incubo che polveri di amianto potessero aver contaminato il terreno intorno all’area bruciata, ha ridotto il lavoro. Ieri mattina gli agricoltori storici della piana di Ameglia hanno partecipato al consiglio comunale convocato in municipio per fornire ai cittadini le spiegazioni ufficiali sul dopo incendio. Il sindaco Andrea De Ranieri ha voluto che gli agricoltori partecipassero organizzando un buffet finale, a base dei loro prodotti.

FRUTTA e verdura hanno così fatto bella mostra nella sala del consiglio per dimostrare che le preoccupazioni sono soltanto un ricordo. Gli agricoltori Antonella Bedini, Nicolò Giangarè, Luca Mattioni e Sergio Paganini accompagnati da Alessandro Ferrante presidente della Cia sono però alle prese con giornate difficili. «I primi giorni successivi all’incendio – spiegano – la nostra attività si è azzerata. I clienti che abitualmente si servono da noi sono spariti per timore dell’inquinamento. Non sono bastate neppure le assicurazioni e la pubblicazione dei risultati delle analisi per convincerli. Abbiamo vissuto momenti difficili con il timore, ovviamente, che le cose fossero davvero serie e comunque anche da quando è stato dichiarato il cessato pericolo non è facile lavorare». Il sindaco ha confermato di aver revocato qualsiasi ordinanza soltanto dopo aver atteso gli esiti delle analisi di aria e terreno eseguite da Arpal e Asl. Stessa soluzione adottata al momento dello scoppio del rogo quando sui social network già giravano le notizie più clamorose e allarmistiche.

UN tam tam che ha sicuramente aperto gli occhi (quando lanciato con scrupolo) ma ha creato anche allarme a causa di voci incontrollate e soprattutto false che hanno scatenato il panico. Adesso si attende la bonifica e solo dopo le risposte ufficiali delle analisi verrà quantificata l’area su cui dovrà intervenire la Marinella Spa. Il sindaco De Ranieri ha duramente criticato il comportamento dell’azienda, in particolare la volontà di non investire nella manutenzione e nella sicurezza di fienili e rimessaggi che poi sono anche luoghi di lavoro. Solidarietà ai dipendenti e speranza di una pronta ripresa dell’attività sono stati espressi dal consigliere di minoranza Gervasio Benelli.