CRISTINA GUALA
Cronaca

Furto al ristorante Panigo. In cassa spiccioli ma ingenti i danni: “Non si può andare avanti così”

L’amarezza del titolare Damiano Lavagetti. Nel mirino anche altre attività della zona. “Servono controlli”

Per raccimolare soltanto pochi spiccioli i ladri hanno purtroppo causato danni per alcune migliaia di euro, tra la porta a vetri blindata che è stata frantumata, l’arredo intorno devastato e la cassa forzata

Per raccimolare soltanto pochi spiccioli i ladri hanno purtroppo causato danni per alcune migliaia di euro, tra la porta a vetri blindata che è stata frantumata, l’arredo intorno devastato e la cassa forzata

Sarzana (La Spezia), 29 aprile 2025 – Il terzo furto in cinque anni: amara nottata quella di domenica sera per Damiano Lavagetti, titolare da nove anni del ristorante “Il panigo” in via Cisa a Sarzana. Alle 3.40 di lunedì mattina è suonato l’allarme ma questo non ha scoraggiato i ladri ad entrare dalla porta sul retro per agire in pochi minuti e racimolare il possibile. Un furto esiguo, sui 250 euro tra fondo cassa e bussolotto delle mance. A pesare assai di più, in termini economici, sono i danni che i vandali hanno provocato: migliaia di euro, tra la porta a vetri blindata rotta, l’arredo intorno danneggiato e la cassa forzata.

Ma quello che fa più male è la sensazione di avvilimento: “Non si può andare avanti così – ha detto il titolare Lavagetti – noi oggi riapriamo (ieri per chi legge, ndr), sostituiamo la porta, cerchiamo di lavorare al meglio, ma fino a quando?”. Tre furti in cinque anni non sono pochi, gente esperta e veloce, sostiene il proprietario, gente che non si cura dell’allarme che scatta, conta i minuti, possono essere sei, sette, cronometra il tempo in cui la vigilanza notturna arriva, arraffa gli spiccioli che trova e scappa, tutto in pochissimo tempo, nessun furto di bottiglie seppure costose, nessun altro oggetto nel mirino dei malviventi solo i soldi contanti. Le indagini sono in corso, si stanno cercando immagini anche da possibili telecamere vicine.

Il problema è la sicurezza, perché il furto di per sé non è ingente: “Lo sanno che nei locali nessuno tiene più molti contanti – spiega Lavagetti – si cerca sempre di lasciare solo venti, trenta euro, non di più. E quando non si accontenteranno più? Cosa faranno?”. Una preoccupazione che coglie anche tutti gli altri esercenti che hanno locali nelle vicinanza e di cui molti non sono stati immuni da atti vandalici, il bar, la pizzeria, un altro ristorante a poche centinaia di metri, furti per pochi spiccioli ma danni ai locali ingenti e che non dormono sonni tranquilli. Preoccupazione condivisa, i sacrifici sul lavoro sono moltissimi, c’è voluto tanto per rialzare la testa dopo il Covid, ma occorre un segnale: “La vigilanza notturna delle forze dell’ordine deve aumentare – dicono – occorrono più pattuglie, più servizi nelle ore notturne, sarebbero un deterrente per queste azioni. Lanciamo un appello affinché enti, forze dell’ordine ci aiutino temiamo anche per la nostra incolumità”.

Cristina Guala