
Medici
Sarzana, 5 agosto 2020 - Disagi a non finire nell’Asl Spezzino. Ritardi, mancanza di coordinamento e incertezza dominano l’iter per le prenotazioni di visite specialistiche, anche se si tratta di quelle urgenti o a breve termine. Il Cup, che dal 22 di giugno dovrebbe essere tornato attivo, a più di un mese dalla sua riapertura funziona solo a metà ed è impossibilitato a prenotare diverse visite per via della miriade di appuntamenti rimasti indietro a causa dell’emergenza sanitaria. Il server delle farmacie è intasato e spesso l’onere della prenotazione viene rimbalzato da un soggetto all’altro.
E’ accaduto a un giovane al quale lunedì, a causa di un forte dolore alla bocca dello stomaco in atto da alcuni giorni e all’inefficacia della cura a base di gastroprotettori, è stata prescritta una gastroscopia. La prescrizione è stata fatta dal sostituto del medico di base curante, in questi giorni assente. "Lunedì – racconta lui stesso – il medico mi ha prescritto una gastroscopia. Poco dopo, a causa del dolore che si era fatto ancora più acuto, ho dovuto rivolgermi al pronto soccorso del San Bartolomeno. Lì i medici, dopo avermi fatto delle analisi generali e rilevato un valore anomalo, mi hanno confermato la necessità di effettuare entro 10 giorni un Egds e mi hanno detto di recarmi di nuovo dal medico di base la mattina seguente perché era quello l’unico modo per poterla prenotare in una data relativamente breve".
Ieri mattina il giovane è tornato dal sostituto del suo medico il quale gli ha detto di rivolgersi al Centro unico prenotazioni o alla farmacia per fissare la gastroscopia. Ed è iniziato un percorso surreale che non ha ancora trovato una soluzione. "Il mio medicoè in vacanza e quindi non raggiungibile – continua il giovane – e il sostituto ha insistito sulla necessità che fossi io a chiamare il Cup per la prenotazione. Ma al Cup mi hanno risposto di non poter prenotare questa visita e mi hanno dato il numero del servizio gestione liste di attesa dell’Asl 5: numero risultato non attivo".
A quel punto, non sapendo più a chi rivolgersi, il ragazzo ha deciso di contattare l’ufficio relazioni col pubblico dell’Asl. L’operatore, con gentilezza, ha spiegato che l’unica via da perseguire per ottenere una prenotazione urgente era fare riferimento al proprio medico: "L’Urp ha confermato che l’unico modo per prenotare questa visita con classe di priorità B, quindi a breve termine entro 10 giorni, era tramite il medico curante. Sono tornato dal medico ma lui, dopo aver tentato di contattare un numero, mi ha detto che non poteva fare nulla".
Insomma: un rimpallo di responsabilità, con in mezzo il paziente che a ieri sera non era ancora riuscito a uscirne fuori. Non si tratta di un caso isolato. Le lamentele dei pazienti spezzini che non riescono a prenotare visite specialistiche ed esami diagnostici sono all’ordine del giorno. Sono molte le persone che, avvilite ed umiliate, non riescono più ad usufruire della sanità pubblica spezzina. Chi può permetterselo, si rivolge ai privati. Per gli altri viene a mancare un servizio fondamentale. I ritardi e la mancanza di un quadro di riferimento chiaro rendono impossibile, per il cittadino utente, orientarsi. Chi sta male e ha bisogno del servizio è la parte debole, non può ritrovarsi oltretutto in balìa di burocrazia e rimpalli di responsabilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA