Walter Strata
Cronaca

Toti: “Torno a fare il giornalista a tempo pieno”

Intervistato da Sallusti alla Versiliana d’Inverno: “Il centro in politica? Adesso è un non luogo”

Giovanni Toti (Ansa)

Giovanni Toti (Ansa)

Marina di Pietrasanta (Lucca), 23 dicembre 2024 – Giovanni Toti, ex presidente della Liguria, ha presentato il suo ultimo libro ’Confesso: ho governato’, ieri mattina alla Versiliana. A fare le domande sull’opera, ma soprattutto sulla situazione politica italiana, era Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, che ha esordito dichiarando: “Mi sarei aspettato che il libro fosse pieno di lamentele sul sistema giudiziario italiano: nulla di tutto ciò”. E ha aggiunto “Piuttosto è una analisi per cercare di capire il Paese”.

Toti, nelle sue risposte, ha fatto capire che quello gli interessa al momento è ritornare a fare il giornalista a tempo pieno, senza pensare alla politica praticata in prima persona: “Sulla mia vicenda, credo che cose di questo tipo debbano essere affrontate in Parlamento”. E Sallusti ha chiesto quindi se sia colpa della politica quello che è successo”. E Toti ha rimarcato come nel libro si racconti quanto la politica sia arretrata in questi anni. Quasi scontata la domanda successiva: si torna a parlare di centro, può essere un luogo elettorale? E altrettanto certa la risposta dell’ex presidente della Liguria: “È un non luogo. L’ultimo che ci ha provato è stato Berlusconi, ma oggi non c’è un contenitore idoneo, salvo l’attuale coalizione di governo, e solo per certi aspetti, ma è comunque difficile. E non si può immaginare un ritorno forte di Prodi”.

E il giudizio sul governo Meloni? “Meloni guida un ottimo esecutivo, è capace di essere statista, è stabile, anche per le difficoltà altrui. Ma da vero liberale chiedo una stagione riformista a cominciare dalla sanità, che oggi ha il fondo più ricco di sempre. Le riforme – ha detto Toti evocando anche la Thatcher – non vengono più fatte e pure questo governo non ha per ora affrontato i nodi strutturali sui questi temi, mentre vedo incertezze su vari problemi quali ad esempio quelli dei balneari. Ma dire che Meloni sta facendo male sarebbe ingeneroso”.

Sallusti ha poi chiesto lumi su Forza Italia: “È sopravvissuta a Berlusconi?”. La risposta è stata articolata: “Oggi occupa uno spazio con Tajani e la classe dirigente, ma è minoranza nel Paese al 7-8 per cento, un quarto dei tempi migliori. C’è stato un momento in cui Renzi sembrava l’erede di Berlusconi, ma abbiamo visto come è andata. Non è possibile – ha continuato – guidare in troppi. O hai un leader molto forte o devi aderire a regole condominiali precise. D’altra parte vedo oggi chiaramente la politica di Fratelli d’Italia che ha le fattezze dei Repubblicani americani, anche con Trump disegnato in un certo modo, ma che a me, devo dire, non fa paura, e che risponde ai bisogni Usa, cioè immigrazione, sicurezza, economia. Dico anche che Dio ci preservi gli Americani. E aggiungo che i tanto evocati dazi non mi fanno paura”.