ELENA SACCHELLI
Cronaca

Gnl, sentiero chiuso “per sicurezza”: "Nessun pericolo, c’è un cantiere"

Il cartello aveva suscitato preoccupazioni ma Snam ha precisato che si tratta di lavori al tetto degli uffici .

Il cartello apparso sul sentiero pubblico di Panigaglia

Il cartello apparso sul sentiero pubblico di Panigaglia

Il cartello apparso sul sentiero pubblico di Panigaglia ha suscitato qualche preoccupazione e scatenato la reazione dei consiglieri di opposizione del gruppo “Portovenere civica”. Su quel foglio, scritto a pennarello, viene infatti indicata la chiusura del passaggio che lambisce il rigassificatore di Gnl Italia per non meglio precisati “motivi di sicurezza”. La chiusura, però, secondo quanto emerge da fonte della Snam, avrebbe una motivazione molto più semplice e senza aloni di mistero o di preoccupazione.

"Nei giorni scorsi – spiegano da Snam – il maltempo ha causato problemi all’edicio degli uffici. Sono stati dunque installati i ponteggi per procedere alla riparazione. I lavori edili potrebbero creare disagio al passaggio e si è proceduto alla chiusura del cancello proprio per consentire di svolgere le operazioni di riparazione in tutta sicurezza. Non ci sono altre motivazioni. La chiusura del sentiero è legata alla messa in sicurezza di alcuni pannelli sul tetto della palazzina uffici resi instabili da folate di vento molto forti registrate durante l’ondata di maltempo delle scorse settimane. L’avviso affisso all’ingresso del sentiero è pertanto da intendersi esclusivamente in relazione ai lavori. Il sentiero sarà comunque riaperto entro questo fine settimana".

Il chiarimento è arrivato dopo quanto denunciato con toni forti dai consiglieri di opposizione Francesca Sacconi, Roberto Farnocchia, Paolo Negro e Jacopo Conti, che si erano fatti portavoce delle preoccupazioni dei cittadini. "I residenti di Fezzano – hanno spiegato i consiglieri comunali – hanno trovato questo cartello all’indomani dell’attentato di Savona ed il Comune di Portovenere a oggi non ha saputo dare risposte: un fatto gravissimo".

Il riferimento è all’episodio dello scorso 14 febbraio accaduto al largo del porto di Savona. La petroliera Seajewel arrivata dall’Algeria ha subito un attentato. Sulla chiglia sono stati piazzati due ordigni magnetici. Secondo gli artificieri, che hanno perlustrato la nave e i fondali, la prima bomba piazzata sulla nave avrebbe provocato uno squarcio e la defibrillazione innescato un secondo esplosivo detonato sul fondale. Gli accertamenti sono stati eseguiti anche dai sommozzatori del Comsubin.

Un episodio che ha messo in allarme i consiglieri comunali di Portovenere. "Ormai gli scenari geopolitici internazionali – hanno evidenziato – sono completamente instabili ed il rischio di attentati è sempre più alto, soprattutto in un golfo così militarizzato".

Massimo Merluzzi