ANNA PUCCI
Cronaca

I bus nel tunnel dell’incertezza. Atc diffida Trotta e Riccitelli. Ma i nodi non sono stati sciolti

La Rti vincitrice del subappalto non ha ancora acquisito mezzi e personale dal predecessore. E Seal, seconda in graduatoria, preme affinché l’affidamento sia revocato per inadempienze.

I bus nel tunnel dell’incertezza. Atc diffida Trotta e Riccitelli. Ma i nodi non sono stati sciolti

In alto, un bus del trasporto pubblico e. un presidio dei lavoratori (foto d’archivio)

Se il passaggio di consegne non sarà perfezionato, i nodi torneranno presto al pettine, a spese degli utenti – soprattutto lavoratori e studenti pendolari – che più volte in questi mesi, e ancor più nel lunedì nero del 4 novembre, sono rimasti a piedi a centinaia. Traditi dal servizio di trasporto pubblico locale che pure tutti noi contribuiamo a pagare con le nostre tasse.

Nella giornata di ieri gli autobus sono tornati a operare in maniera quasi regolare: lunedì i disservizi avevano ancora una volta colpito pesantemente il territorio extracapoluogo, quello interessato dal subappalto con cui Atc Esercizio da tempo esternalizza il 30 per cento delle linee. In particolare, appunto, quelle nelle zone periferiche e più disagiate dello Spezzino. Un subappalto che, dopo la nuova gara europea, è ad oggi, di fatto, non perfezionato.

Ha funzionato, dunque, l’ennesima ’pezza’ messa dopo la riunione svoltasi in prefettura il 1° novembre, al termine della quale Seal, precedente affidataria del subappalto (piazzatasi però al secondo posto nella nuova selezione), aveva accettato di farsi carico di un’altra proroga, fino al 15 novembre, al contempo anticipando che avrebbe avuto problemi a garantire tutte le corse nel ponte festivo di inizio mese – come in effetti è avvenuto – a causa delle ferie già concesse al personale. Ma sarà di nuovo caos se nei prossimi dieci giorni chi ha vinto la gara – il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Trotta e Riccitelli – non scioglierà i nodi che bloccano l’effettivo subentro.

Non a caso, durante il vertice nel Palazzo del Governo, Atc Esercizio ha assicurato di aver già formalmente diffidato Trotta-Riccitelli. Un’assicurazione arrivata sull’onda del pressing di Seal che, ovvimente, chiede alla stazione appaltante di prendere atto degli inadempimenti della nuova Rti e di revocare l’affidamento, per assegnarlo alla seconda in graduatoria, ossia SEal stessa.

Il nodo centrale resta l’acquisizione, da parte di Trotta - Riccitelli, dei mezzi e del personale con cui operava (e opera) Seal nello Spezzino. A norma di capitolato, la Rti subentrante deve acquistare i 48 autobus dal precedente gestore, versandogli 1 milione e 883 mila di euro. Ma Seal non ha ancora ricevuto nulla e chiede ora di avere il bonifico entro il 15 novembre. Per quanto riguarda il personale, gli autisti a oggi dipendenti di Seal dovrebbero passare al nuovo affidatario. Ma anche qui la situazione è ingarbugliata. Saltata l’ipotesi del ’normale’ passaggio diretto del personale tra le due aziende, con la clausola sociale di garanzia, gli autisti sono ora chiamati a licenziarsi spontaneamente da Seal in attesa dell’assunzione da parte di Trotta-Riccitelli. Un accordo in tal senso è stato firmato lunedì tra Atc, Trotta-Riccitelli e una parte dei sindacati (Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl) ma non dalla Cisl, che pure rappresenta la maggioranza dei circa cinquanta addetti interessati. Fit Cisl riunirà i propri iscritti in assemblea questa sera alle 20, per decidere insieme il da farsi. Secondo informazioni filtrate in modo non ufficiale, ieri un pugno di autisti avrebbe imboccato la via delle dimissioni sperando nel rispetto dei patti e nella nuova assunzione. Ma la maggioranza sembra scegliere l’attesa, per non restare in mezzo al guado.

Insomma, gli autobus sono per ora tornati a garantire i collegamenti nelle Valli del Vara e della Magra e in Riviera. M che cosa accadrà il 15 novembre è tutto da vedere. Ed è chiaro che prendere il toro per le corna sia compito della stazione appaltante, Atc Esercizio spa, e dell’ente Provincia, che, volendo mantenere il servizio in house, ha reso la società (partecipata per il 79% delle azioni dal Comune della Spezia e per il resto dagli altri comuni spezzini) concessionaria del trasporto pubblico su tutto il territorio consentendogli però, al contempo, la possibilità del subappalto.