
Massimo Bertoni, sindaco di Vezzano, ha spiegato di non avete poteri per bloccare le antenne ma di condividere la protesta dei residenti
Il gruppo ’No 5G a Vezzano’ ha ’conquistato’ il consiglio comunale. L’azione di contrasto ai colossi della telefonia va avanti e il sindaco Massimo Bertoni ha dichiarato: "Come sindaci siamo stati depauperati del nostro potere ma sono con voi". Mercoledì sera erano presenti in sala consiliare, e non succedeva da un po’, molti cittadini del gruppo contro le nove antenne nel centro storico e in via Borrotzu a Sarciara. A fine seduta i portavoce hanno chiesto di intervenire: "Il tema del 5G, in particolare l’installazione vicino alle abitazioni, suscita preoccupazione. Molti di noi hanno dubbi legittimi sugli effetti a lungo termine di questa tecnologia sulla salute e sull’ambiente. È fondamentale che la comunità possa vivere in un ambiente sano e sicuro, e per questo è essenziale che lei, sindaco, si faccia portavoce delle nostre istanze".
I portavoce hanno aggiunto: "Il rischio è che il borgo presto diventi un deserto. Chi vorrebbe vivere in un luogo con numerose antenne e con la paura di potersi ammalare? E’ stato dichiarato che è prevista una sola antenna ma come abbiamo tutti osservato nella riunione con Polab sono previste ben 9 antenne. Desideriamo chiarimenti, chiediamo di essere informati e coinvolti nelle decisioni che riguardano la comunità. Il sindaco vuole essere al nostro fianco in questa battaglia per la salute e la sicurezza?".
Dal gruppo anche la proposta che Vezzano sia capofila dei “Comuni a lenta comunicazione”, dove si predilige il dialogo alla rapidità della tecnologia, che non segua la moda del 5G: il progresso è importante ma la salute di più. "In questo frangente storico in cui i Comuni stanno perdendo potere – hanno concluso – diventando solo dei burocrati, ricordiamoci di Vezzano e della sua lotta durante la Resistenza, per non cedere davanti alle multinazionali e allo Stato. Attuiamo anche comportamenti virtuosi. Ricominciamo a parlaci, incontriamoci". Il sindaco ha detto di aver inviato all’Asl e a Arpal la comunicazione della diffida ricevuta in merito all’antenna che sta installando Iliad ma per ora nessuna risposta: "Mi rivolgerò alle associazioni dei Comuni".
Cristina Guala