CHIARA TENCA
Cronaca

I lagotti cercano casa. Una gara di solidarietà

Fanno parte del gruppo di bestiole sequestrate. In 27 sono già stati adottati

Uno dei cagnolini salvati col sequestro

Uno dei cagnolini salvati col sequestro

Ventidue lagotti cercano ancora casa: c’è un nuovo appello per l’affidamento degli esemplari sequestrati a novembre in un canile abusivo a Sarzana, dov’erano stati sistemati in un rifugio di fortuna in condizioni igienico-sanitarie disperate, che avevano messo a rischio il loro benessere. Si è scatenata una gara di solidarietà per la loro sistemazione: in 25 hanno trovato una famiglia nella Liguria di Levante e nell’alta Toscana, due rispettivamente in Lombardia e nella Toscana centrale.

Sono stati 26 i nuclei pronti ad abbracciarli: due dei lagotti, infatti, sono stati presi in affido insieme. "I cani stanno tutti bene – spiega Alessandra Storchi, vice coordinatrice delle guardie zoofile Oipa della Spezia, che con quelle di Sarzana si sono occupate della cura e dei percorsi per l’affidamento dei cani – e siamo in contatto continuo con gli affidatari, che ci mandano foto e video per raccontarci la loro integrazione in famiglia. Siamo tutti volontari, il nostro lavoro non è stato semplice, ma ci ha ripagato nel vedere che questi cani hanno finalmente chi li ama, stanno bene e si sono adattati".

Le guardie zoofile dell’Oipa continueranno, quindi, con l’impegno di trovare una famiglia ai lagotti; tutti gli interessati potranno richiedere l’affidamo di uno o più di questi esemplari, tutti giovani (da uno a tre anni di età) facendone richiesta all’indirizzo [email protected] o contattando i numeri di cellulare 329 3480977 (Andrea) e 346 4797374 (Alessandra).

I cani che attendono di conoscere il loro padroncino, che sono stati tutti curati e microchippati, sono tutti visibili nella pagina Facebook dell’Oipa La Spezia. La vicenda di questi esemplari è iniziata nel 2023 con una segnalazione alla struttura complessa di sanità animale della Asl 5 per un quadro da incubo in quel di Castelnuovo Magra, con 32 animali confinati in una villetta e in nel giardinetto di pochi metri quadrati. Dopo lo sfratto e un’ordinanza di allontanamento, il trasferimento a Sarzana, dove era stato creato un canile abusivo: gabbie fatte su gettate di cemento, con reti a maglia larga e coperture di tela e ondulina, senza acqua corrente e potabile e strumenti di conservazione per gli alimenti. Il sequestro è stato seguito in modo coordinato da Asl 5, Comune di Sarzana, Oipa e ora si attende il lieto fine per tutti.

Chiara Tenca