I “Liguri Apuani” di Carlo Bacci: "Sono ispirato dalle nostre radici"

La mostra di Carlo Bacci da oggi al Fourteen-ArTellaro: "Torno allo spazio che inaugurai otto anni fa"

I “Liguri Apuani” di Carlo Bacci: "Sono ispirato dalle nostre radici"

I “Liguri Apuani” di Carlo Bacci: "Sono ispirato dalle nostre radici"

"Accetto con piacere l’invito per tornare allo spazio Fourteen-ArTellaro, che inaugurai otto anni fa con il mio Schiacciapensieri, nella rassegna Itai Doshin (diversi corpi stessa mente), curata da Guido Ferrari". Così Carlo Bacci annuncia una nuova tappa del suo percorso artistico, che avviene grazie ad un ritorno dove aveva già esposto nel 2016. Si tratta della mostra "Liguri Apuani", che sarà inaugurata oggi alle 19 nello spazio di via Figoli 14 a Tellaro e resterà in programma fino a domenica 21 luglio: un omaggio al tema della rassegna in cui è inserita, che fa riferimento al principio di armonia e unità grazie a cui le persone riescono a realizzare insieme qualsiasi scopo tenendo conto dell’importanza dell’individualità e delle differenze reciproche. I "diversi corpi" sono le differenze di personalità e di espressione degli artisti che condividono l’ideale di creare bellezza, riflessione, amozione, azione: questo fil rouge è la stessa mente. La coppia dei Liguri Apuani di Bacci rappresentano, secondo il loro autore, la parte femminile e maschile che alberga in ogni persona. "Trovo ispirazione e forza sempre dalle nostre radici, i nostri antenati che hanno vissuto, combattuto e difeso una lingua di terra, non definita dalle cartine geografiche, che si estende dal mar Ligure all’Appennino Tosco Emiliano alle Alpi Apuane. Zappe, forconi, vanghe e pennati sono i protagonisti, oggetti della tradizione contadina, da sempre presenti nelle mie opere, consumati dall’usura e dal tempo passano da oggetto a soggetto in una sorta di suggestione fanciullesca, evocando le statue Stele della Lunigiana".