ELENA SACCHELLI
Cronaca

Il governo latita, il Comune corre ai ripari. La giunta avvia l’iter per le aste delle spiagge

L’applicazione della direttiva Bolkestein non più rinviabile. Disposta la proroga tecnica al 31 dicembre a favore degli attuali concessionari .

Il governo latita, il Comune corre ai ripari. La giunta avvia l’iter per le aste delle spiagge

Il governo latita, il Comune corre ai ripari. La giunta avvia l’iter per le aste delle spiagge

Approvate in giunta le linee di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime che aprono la strada a una procedura a evidenza pubblica – le così dette aste imposte dalla direttiva Bolkestein – entro il 30 settembre. Una situazione complessa quella che il Comune di Sarzana, come gli altri comuni costieri, si ritrova ad affrontare in assenza di un quadro normativo che a livello nazionale stabilisca in maniera uniforme e chiara la direzione da seguire.

Sarzana per evitare di incorrere in infrazione è stato costretto ad agire, nonostante il Pud, il Piano di utilizzo delle aree demaniali, sia ancora in via di definizione. Al suo interno, si legge nella delibera, è "prevista una riorganizzazione delle concessioni per garantire al meglio gli usi pubblici dei beni demaniali". Lo strumento pianificatorio, ancora da approvare, dovrebbe prevedere quindi trasformazioni volte ad uniformare le tipologie e a migliorare complessivamente l’offerta turistica, anche attraverso la trasformazione delle concessioni esistenti in spiaggia libera attrezzata e l’inserimento di altre tipologie destinate anche a circoli e associazioni. "Ci troviamo ad affrontare un momento storico che non possiamo più evitare – chiarisce l’assessore al demanio Luca Ponzanelli –. Intendiamo prenderci tutte le responsabilità che ci competono, in un percorso che si presenta estremamente complesso e confuso. Non posso celare una certa delusione nei confronti del Governo centrale, che ha lasciato soli tutti i Comuni in una partita enorme".

A Marinella esistono 20 concessioni demaniali marittime – di cui 13 per stabilimento balneare, 3 per spiaggia libera attrezzata (tutte cointestate al concessionario privato e al Comune, 2 concessioni per chiosco (di una risulta essere cointestata), 1 concessione per spiaggia asservita a struttura ricettiva e 1 concessione per colonia – che dal prossimo anno potrebbero essere riassegnate. E rifacendosi alla normativa comunitaria e a quella nazionale sono state approvate le linee guida dell’asta. Nel dettaglio nel caso di più domande di concessione si preferirà il richiedente che offra più "garanzie di proficua utilizzazione della concessione e si proponga di avvalersi di questa per un uso che risponda ad un più rilevante interesse pubblico". Per scegliere il concessionario si terrà conto "della qualità e delle condizioni del servizio offerto agli utenti per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dell’area demaniale, anche da parte dei soggetti con disabilità", così come verranno preferiti gli interventi "a basso impatto sul paesaggio, sull’ambiente e sull’ecosistema, specialmente quelli che prevedano attrezzature completamente amovibili". Valorizzare l’esperienza tecnica e professionale già acquisita in materia, ma senza precludere l’accesso al settore di nuovi operatori. A pesare sul punteggio finale anche "la previsione di clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato nell’attività del concessionario uscente". Essenziali la riqualificazione e la messa in sicurezza delle strutture balneari poste all’interno delle aree oggetto della concessione, così come la realizzazione o l’implementazione di opere volte ad assicurare a tutti i cittadini, con particolare riguardo alle persone con disabilità, il libero e gratuito accesso al mare, il libero transito per raggiungere e percorrere la battigia antistante l’area ricompresa nella concessione e la fruizione delle spiagge anche al di fuori della stagione balneare.

Approvata con la delibera anche l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga, fra gli altri, anche l’Agenzia del Demanio, Regione Liguria, la Capitaneria di Porto e l’Ente parco. Con l’atto è stato contestualmente incaricato il Dirigente del Servizio Demanio di attivare "il procedimento di acquisizione allo Stato delle opere inamovibili realizzate su zona demaniale marittima" ovvero di quei bar e ristoranti degli stabilimenti balneari, in parte in possesso degli attuali gestori. Stabilito infine di affidare a un consulente esterno l’incarico di supporto specialistico tecnico giuridico per lo svolgimento delle procedure selettive.