ELENA SACCHELLI
Cronaca

Il polo provinciale della protezione civile: "Spostarlo danneggia anche il capoluogo"

Il sindaco Pierluigi Peracchini sollecitato a intervenire su Genova per stoppare la prospettiva di un trasloco a Brugnato

Il sindaco Pierluigi Peracchini sollecitato a intervenire su Genova per stoppare la prospettiva di un trasloco a Brugnato

Il sindaco Pierluigi Peracchini sollecitato a intervenire su Genova per stoppare la prospettiva di un trasloco a Brugnato

Spostare la sede logistica provinciale della protezione civile da Santo Stefano Magra a Brugnato? Un errore proprio in termini di logistica. Non si placano le critiche dopo l’annuncio dell’assessore Giacomo Giampedrone secondo cui la Regione ha destinato 200 mila euro all’acquisto di un terreno nel Comune di Brugnato dove costruire – con risorse non ancora indicate – la nuova sede.

Sulla questione era intervenuto per primo il sindaco di Ameglia, Umberto Galazzo, spiegando che non si tratta di campanilismo ma di efficienza del sistema di protezione civile. Sulla stessa linea Dino Falugiani, consigliere comunale del Pd alla Spezia, in una interpellanza presentata al sindaco del capoluogo, Pierluigi Peracchini. "L’ipotizzata sede di Brugnato – spiega Falugiani – appare del tutto decentrata rispetto al territorio provinciale più densamente popolato, distante dalle principali associazioni e dalle centinaia di loro volontari, in zona peraltro già interessata da un evento alluvionale che l’aveva isolata dal resto della Provincia". L’area di Santo Stefano, al contrario, "è logisticamente baricentrica rispetto al territorio provinciale, servita da rete ferroviaria, stradale e autostradale, quindi facilmente raggiungibile dai volontari"; da qua, inoltre, "più facilmente si possono raggiungere le zone di eventuale intervento". Falugiani richiama le "criticità, già segnalate da esperti del settore, che una tale scelta determinerebbe a detrimento dell’efficienza ed efficacia dell’attività della protezione civile" e chiede al sindaco del capoluogo di intervenire affinché la Regione faccia marcia indietro indicando "nel territorio di Santo Stefano Magra il naturale collocamento dell’hub provinciale della protezione civile, riservando al territorio di Brugnato l’eventuale sede di un presidio per la Val di Vara". Peracchini viene invitato a muoversi coordinandosi con i sindaci degli altri Comuni e con la Prefettura e coinvolgendo le associazioni della Protezione Civile.

Sul punto interviene anche la consigliera regionale Carola Baruzzo, del Pd, sostenendo che "la vicenda dello spostamento è assurda. Recentemente – spiega – ho incontrato alcuni volontari preoccupati da voci che circolavano sul possibile trasferimento della loro sede di coordinamento provinciale, che è anche sede regionale del parco mezzi. Neanche il tempo di approfondire e quei volontari, da anni in prima linea ad assisterci e salvarci nei momenti più difficili, hanno trovato conferma di quelle voci sui giornali. Idem i sindaci della zona". E prosegue: "La Regione e l’assessore Giampedrone come possono pensare di trattare così persone che svolgono un lavoro tanto prezioso e di non confrontarsi minimamente né con loro né con le amministrazioni locali? Se la nuova sede di Brugnato sia o meno la più idonea è una considerazione che dovrebbe nascere da un confronto con chi è in prima linea e conosce bene esigenze e problemi. Giampedrone dovrebbe scusarsi e riaprire con urgenza quel dialogo coi volontari e con i sindaci che è totalmente mancato".