
Impavidi, è polemica Dall’esposto di Mione ai “bifolchi“ di Lenoci
Il "Do" di petto è uscito stonato e ha graffiato la sacralità del teatro degli Impavidi. La stecca però non è arrivata dai tenori e soprani protagonisti della scena ma da Sabino Lenoci organizzatore della serata dal titolo evocativo "Vincerò" organizzata l’altra sera al teatro sarzanese. L’evento era stato preceduto da polemiche sollevate dal consigliere comunale uscente Paolo Mione che aveva segnalato alla Prefettura l’inopportuna manifestazione, collegandola al fatto che proprio il direttore del "Sarzana opera Festival" è anche un candidato consigliere della lista civica a sostegno della sindaca Cristina Ponzanelli. Ma, superato l’ostacolo, la serata si è regolarmente svolta davanti a 110 spettatori. L’acuto che ha scosso, in apertura e in chiusura dello spettacolo dopo il saluto della sindaca, ha però sollevato una nuova turbolenta polemica. Sono state le parole pronunciate da Sabino Lenoci che ha definito "bifolchi" i quattro "cretini" che hanno aperto un caso non sono ovviamente passate sotto silenzio. Lenoci ha ricordato la sua passione per la musica, il legame con la città di Sarzana dove da 20 anni organizza un concorso lirico di livello internazionale ma è "scivolato" nell’enfasi. Dopo aver aperto con dichiarazioni non proprio da "Arie dall’Opera" anche il saluto alla platea non è stato altrettanto delicato. "Nessuno vi ha messo in testa niente – ha concluso Lenoci – noi abbiamo vissuto la bellezza della musica e il teatro. Gli altri invece tornino alle loro squallide vite". Insomma è stato come aver esploso un fuoco d’artificio dentro a un ascensore. inevitabile che il fragore abbia fatto il giro della città in poche ore innescando la reazione proprio di Paolo Mione, l’autore dell’esposto di Prefettura contro la manifestazione artistica, tenuta nel teatro cittadino.
"In qualità di consigliere comunale – ha risposto Mione – il mio è stato un doveroso e legittimo esercizio di un diritto e dovere di segnalazione alla Prefettura di irregolarità commesse dalla candidata sindaca Ponzanelli nello svolgimento della sua campagna elettorale. Al contempo ho esercitato un mio diritto di cittadino elettore del Comune . Come tutta risposta Lenoci, candidato in una lista civica ha rivolto dal palco del teatro parole diffamatorie senza la presenza delle persone chiamate in causa. La serata musicale di venerdi era a carattere palesemente elettorale come peraltro dichiarato pubblicamente in una successiva nota della lista Sarzana Civica e ciò è contro la legge". Massimo Merluzzi