Ambulatorio degli infermieri di famiglia e comunità, l’inaugurazione domani alle 10 ad Arcola in via Pedemonte. "Con grande piacere io e l’assessore alla sanità Stefano Tabone, comunichiamo l’apertura del nuovo ambulatorio IFeC nel Comune di Arcola – spiega la sindaca Monica Paganini – questo ambulatorio rappresenta un modello innovativo di assistenza integrata che pone al centro la persona e la comunità. Il Servizio Sanitario Nazionale pubblico, infatti, dovrà sempre più essere indirizzato verso strategie di individuazione precoce dei fattori di rischio delle patologie, dei bisogni dichiarati, di quelli non espressi dalla popolazione e delle potenzialità insite nei programmi di prevenzione, uno standard comune di servizio pubblico per la salute e sviluppare Presidi Pubblici Territoriali, diffusi sul territorio e composti da professionisti socio-sanitari".
Questi presidi, come quello in apertura ad Arcola, avranno l’obiettivo di promuovere un approccio integrato tra assistenza sanitaria e sociale, collegando la rete delle Cure Primarie e Intermedie territoriali e favorendo l’assistenza sanitaria di prossimità. "La responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti – prosegue Paganini –, tanto quelli professionali ed istituzionali quanto quelli del terzo settore presenti nella comunità locale costituisce un valore aggiunto, una sinergia necessaria e non sostituibile per ricostruire i bisogni delle persone, di concerto con i sevizi sociali comunali e con i medici di medicina generale. Insieme per prendersi cura e prendere in cura la persona". Il primo passo per ulteriori servizi.
"Come sindaco e amministrazione – concludono Paganini e Tabone – ci siamo presi l’impegno di richiedere e riportare nel nostro territorio, agli enti preposti. Per questo motivo, vi invitiamo a partecipare all’evento inaugurativo, certi che sarà anche un’occasione preziosa per confrontarci sulle modalità con cui le associazioni del territorio possono supportare attivamente questo nuovo presidio IFeC, contribuendo a costruire una sanità di prossimità che risponda ai bisogni della nostra comunità".
Cristina Guala