MATTEO MARCELLO
Cronaca

Infezione dopo la protesi, Asl 5 condannata a risarcire

Un uomo costretto a subire tre interventi chirurgici per l’impianto al ginocchio destro. Sentenza del tribunale: riconosciuta la correlazione con l’operazione avvenuta al San Bartolomeo di Sarzana

L’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. Asl5 è stata condannata a risarcire

L’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. Asl5 è stata condannata a risarcire

La Spezia, 24 marzo 2025 – Un calvario lungo due anni, nei quali aveva dovuto subire tre interventi di artroprotesi al ginocchio. Una vicenda incredibile, quella accaduta a uno spezzino tra il 2009 e il 2011, che nei giorni scorsi ha vissuto l’epilogo giudiziario, con il Tribunale civile della Spezia che ha condannato Asl5 a risarcire con poco più di 45mila euro la figlia dell’uomo, deceduto qualche anno fa.

Tutto aveva avuto inizio nel marzo del 2009, quando l’uomo, all’epoca dei fatti sessantenne, a causa dei dolori persistenti al ginocchio destro, decide di sottoporsi all’intervento di artroprotesi, realizzato in una clinica spezzina. Tuttavia, nel luglio del 2010 fu costretto al ricovero al San Bartolomeo di Sarzana a causa dell’infezione dei tessuti periprotesici, tanto che un mese dopo fu sottoposto a un altro intervento per la rimozione della protesi e il posizionamento di uno spaziatore antibiotato. Nello stesso ospedale sarzanese, nel dicembre seguente,ecco un nuovo intervento per il reimpianto di una protesi totale al ginocchio.

Tutto risolto? Nient’affatto, perché l’uomo, permanendo il dolore al ginocchio destro, alla fine si è rivolto a uno specialista ortopedico situato fuori regione. Si arriva così al luglio 2011, con l’uomo sottoposto al terzo intervento in un istituto ortopedico lombardo per l’espianto della protesi e il posizionamento di spaziatore antibiotato; i tamponi eseguiti durante l’intervento evidenziarono peraltro un ulteriore processo infettivo al ginocchio. Da qui la decisione dell’uomo di chiedere i danni per quanto patito, con riferimento ai due interventi svolti nello Spezzino. Il giudice Nella Mori, a seguito della consulenza tecnica medico legale – che ha escluso responsabilità per quanto riguarda il primo intervento svolto in una clinica spezzina, ma ha invece correlato la seconda infezione patita dall’uomo con l’intervento di impianto effettuato al San Bartolomeo Sarzana – ha condannato Asl5 a rifondere alla figlia dell’uomo 45.736,5 a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale e 3.400,85, a titolo di risarcimento del danno patrimoniale, oltre al pagamento di oltre 10mila euro di spese legali.