Una categoria rimasta in prima linea anche durante i mesi difficili della pandemia che adesso chiede alla Regione Liguria di essere inserita tra le categorie sensibili. Ancora oggi i commessi e dipendenti dei centri commerciali sono a stretto contatto con il pubblico e spesso hanno a che fare anche con la maleducazione dei clienti, insensibili alle richieste di osservare le disposizioni sanitarie. Una categoria, dunque, a forte rischio contagio e che per questo reclama maggior attenzione e almeno il vaccino antinfluenzale. A farsi promotore della battaglia a tutela dei colleghi è Paolo Ruffini, dipendente del settore commerciale, ex consigliere comunale di Santo Stefano Magra, molto attivo nel sociale. Ha scritto al governatore Giovanni Toti ma anche a Ferruccio Sansa, Gianmarco Medusei, Davide Natale, Giacomo Raul Giampedrone, Roberto Centi, Paolo Glauco Ugolini e Sauro Manucci sollecitando un interessamento.
"Chiediamo alla giunta regionale e ai consiglieri eletti nella Provincia spezzina – spiega Ruffini – di farsi interpreti della situazione in cui lavorano i dipendenti della grande distribuzione, ipermercati e supermercati, sempre rimasti in servizio per garantire la spesa quotidiana anche durante la pandemia e ancora a continuo contatto col pubblico. Non disponendo delle protezioni che ha il personale sanitario dobbiamo essere tutelati però ci chiediamo perchè ad oggi la Regione non fornisca la dose di vaccino antinfluenzale. Perchè non veniamo inseriti nelle categorie cosiddette a rischio? Fatecelo trovare nelle farmacie, non lasciate fuori un gran numero di lavoratori più sensibili di altri alla possibilità di contagio".
Paolo Ruffini è stato consigliere comunale con la lista ’Santo Stefano futura’ e ancora oggi è un estremamente attivo nell’organizzazione di iniziative sociali. Nel ruolo di dipendente della grande distribuzione si sta facendo promotore delle rischieste di tanti colleghi: "L’imminente stagione invernale sarà caratterizzata dalla convivenza tra virus influenzali e Covid. La massiccia estensione della vaccinazione antinfluenzale quest’anno, oltre a ridurre le complicanze dell’influenza stagionale e contenere l’eccesso di mortalità, riveste un obiettivo strategico di salute pubblica andando a ridurre il numero di persone sintomatiche che rischiano di sovraccaricare i servizi sanitari territoriali e i pronto soccorso". Massimo Merluzzi