![L’idea del sindaco per dare continuità all’opera di sensibilizzazione avviata in queste settimane. Più difficile coinvolgere i genitori: in pochi hanno colto l’occasione dell’incontro pubblico. L’idea del sindaco per dare continuità all’opera di sensibilizzazione avviata in queste settimane. Più difficile coinvolgere i genitori: in pochi hanno colto l’occasione dell’incontro pubblico.](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NGQyM2JkYzEtNGI2NS00/0/informazione-contro-le-droghe-serve-un-patto-istituzionale-per-le-campagne-nelle-scuole.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’idea del sindaco per dare continuità all’opera di sensibilizzazione avviata in queste settimane. Più difficile coinvolgere i genitori: in pochi hanno colto l’occasione dell’incontro pubblico.
"Serve un patto istituzionale. Un impegno che vincoli l’attuale amministrazione e quelle a future a realizzare, almeno una volta l’anno, una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’uso delle droghe nelle scuole". Ne è convinto il sindaco di Luni Alessandro Silvestri. Lo ha dichiarato con forza l’altro ieri sera in sala consiliare in apertura dell’incontro pubblico "Ricominciamo a parlare di droghe", il secondo della campagna contro l’uso di sostanze stupefacenti voluto unanimemente da consiglio e giunta comunale.
Il primo appuntamento si era svolto il mercoledì precedente con circa 120 studenti delle seconde e terze della scuola primaria di secondo grado Ceccardo Roccatagliata Ceccardi. Due ore dedicate ad esaminare le implicazioni legate all’uso delle droghe. Dalle conseguenze sulla salute fisica e psicologica, con lo psicologo psicoterapeuta Roberto Sbrana, all’importanza del ruolo della famiglia con Patrizia De Masi, madre e assessora all’istruzione e promotrice dell’iniziativa, fino alle implicazioni legali, con il sindaco di Luni Alessandro Silvestri in veste professionale di avvocato e il comandante dei carabinieri di Sarzana Luca Panfilo. "Una platea di giovanissimi - ha sottolineato Silvestri - che hanno dimostrato una consapevolezza inaspettata della gravità del fenomeno. Consapevolezza che, stando alla scarsa partecipazione di oggi, manca negli adulti".
Già perché all’incontro pubblico di giovedì era presente una ventina di persone, in gran parte nonni invece che genitori come ci si aspettava e si sperava. "Siamo in pochi. È triste e preoccupante - ha sottolineato con amarezza il sindaco -, perché vuol dire che il tema della diffusione delle droghe sul nostro territorio interessa poco. Abbiamo comunicato e pubblicizzato l’incontro esattamente come avevamo fatto per quelli con il magistrato Marco De Paolis per la celebrazione del 29 novembre o con la presidente del tribunale di Spezia Diana Brusacà nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In entrambi i casi la sala era strapiena. Oggi no". Eppure, come alla scuola Ceccardi, i temi e i relatori erano gli stessi, con l’aggiunta del maresciallo Giorgio Romanelli, comandante della stazione dei carabinieri di Luni. Evidentemente non è bastato.
"Siamo in pochi oggi? Non importa - ha commentato Luca Panfilo -, saremo di più la prossima volta. L’importante è continuare a fare questi incontri. E devo complimentarmi con Luni, perché è l’unico Comune ad aver intrapreso questo percorso in una provincia, quella di Spezia, in cui il numero di sequestri di stupefacenti e di arresti è tra i più alti d’Italia". Complimenti a Luni anche dal professor Sbrana che oltre all’amministrazione ha ringraziato anche il pubblico. "Ristretto - ha dichiarato - ma con una grossa responsabilità, perché da ciascuno mi aspetto che faccia da megafono a quanto ascolterà qui dentro e cominci a preoccuparsi di un problema dilagante".
Alina Lombardo