L’istituto agrario sarzanese tra le scuole apripista della riforma che consente di tagliare di un anno la durata del percorso di studi superiori, mantenendo salva la possibilità di accedere all’università. Si tratta del così detto 4+2 che introduce già dal prossimo anno scolastico un nuovo modello in alcuni indirizzi tecnici e professionali. L’obiettivo è rendere più rapido il percorso di formazione, garantendo agli studenti l’acquisizione di competenze tecniche e trasversali necessarie per entrare nel mondo del lavoro o per proseguire gli studi.
"Il nuovo percorso concentra in quattro anni i contenuti e le competenze che ne richiedevano cinque – spiega Riccardo Simonelli, docente agronomo e vicepreside, all’indomani del decreto del Ministero dell’Istruzione che ha scelto il Parentucelli Arzelà tra le scuole che sperimenteranno il modello –. Questa flessibilità è resa possibile grazie a una maggiore autonomia scolastica, che ci permette di riorganizzare le materie in modo più mirato. Sono previsti rafforzamenti nelle discipline trasversali, come italiano, inglese e matematica, per supportare una formazione completa. Compresenze e ore dedicate per integrare materie tecniche con competenze interdisciplinari. Il quarto anno si conclude con l’esame di Stato, consentendo agli studenti di ottenere il diploma un anno prima". Conclude Simonelli: "Al termine dei 4 anni, gli studenti possono scegliere di proseguire gli studi universitari, grazie a un diploma che ha lo stesso valore legale di quello quinquennale, o optare per un percorso biennale in un Istituto tecnico superiore".
Sarzana si colloca tra le prime realtà a livello nazionale ad affrontare questo cambiamento grazie a un progetto ideato e coordinato dal dirigente Generoso Cardinale. La riforma offre due principali possibilità. Anzitutto l’accesso diretto al mondo del lavoro. Gli studenti diplomati, grazie a una formazione tarata sulle esigenze territoriali, saranno pronti a rispondere alle richieste specifiche delle aziende locali: in aree come la Liguria, e nello Spezzino in particolare, il settore vitivinicolo e agroalimentare è rilevante. Resta possibile il proseguimento degli studi con gli Its cioè percorsi biennali post-diploma. Si tratta di corsi focalizzati su settori specifici come l’agroalimentare, di preparazione dei giovani a ruoli tecnici avanzati e richiesti dal mercato. La Liguria ha già istituito una fondazione Its agroalimentare.
"Per la prima volta, scuola e mondo del lavoro collaborano per definire i profili professionali richiesti dalle aziende vitivinicole, formando i giovani per rispondere alle esigenze del settore – aggiunge il docente agronomo Massimo Caleo –. Questo approccio garantisce una formazione pratica e mirata, ideale per chi vuole inserirsi subito nel mercato del lavoro. Negli Its, scuole, aziende, consorzi e tecnici lavorano insieme, offrendo un modello innovativo che unisce metodologie avanzate e attenzione alle necessità territoriali. Il percorso 4+2 favorisce la crescita di scuole e imprese, creando nuove opportunità per i giovani e valorizzando il territorio".