ELENA SACCHELLI
Cronaca

La città è meta di turismo culturale: "Valorizziamo spazi e grandi eventi"

Il punto su un anno di mandato dell’assessore Giorgio Borrini, il più giovane della giunta Ponzanelli "La mostra monumentale che sarà dedicata a Paolo Fiorellini renderà Sarzana un museo a cielo aperto".

La città è meta di turismo culturale: "Valorizziamo spazi e grandi eventi"

La città è meta di turismo culturale: "Valorizziamo spazi e grandi eventi"

Classe 1988, Giorgio Borrini – giornalista e già collaboratore de "La Nazione" – è l’assessore più giovane della giunta sarzanese. Da capo di gabinetto, ruolo che ha ricoperto dal 2018 al 2023, è stato promosso lo scorso giugno, da esterno, alla carica di assessore. A lui le deleghe alla cultura, comunicazione, marketing territoriale, difesa del suolo, infrastrutture e opere pubbliche. Parte proprio da lui il nuovo ciclo di interviste indirizzate a tutti i componenti della giunta.

Assessore Borrini, da capo dello staff del sindaco nella prima legislatura Ponzanelli è arrivato a insediarsi all’interno della giunta Ponzanelli bis. A un anno dalla sua nomina rimpiange di aver accettato quell’incarico politico?

"Non sono capace di vivere con rimpianti, tanto meno per un’esperienza piena e appassionante come quella da assessore. Certamente non vedo la politica come obiettivo di vita, ma come una sua bellissima parte, che vivo con tutto l’impegno e la responsabilità di cui sono capace. Sentirmi parte integrante di un cambiamento positivo per una comunità come quello impresso da Cristina Ponzanelli è una grande soddisfazione, come lo è incontrare ogni giorno un sarzanese in più che riconosce il mio impegno".

Pensa che quello che si sta sviluppando a Sarzana possa essere definito turismo culturale?

"Sì, lo dicono i numeri. L’aumento delle presenze in città, anche rispetto al prepandemia e nei periodi destagionalizzati, è diretta conseguenza di una strategia che guarda a valorizzare gli spazi della cultura e ai grandi eventi come promozione di Sarzana. Rispetto a cinque anni fa abbiamo un Teatro che è diventato riferimento culturale di un intero territorio, le Fortezze che hanno fatto numeri record e sono diventate spazi per grandi eventi estivi con un loro cartellone dedicato e grandi esposizioni. Basta parlare con chiunque gestisca un B&B a Sarzana, che sono peraltro sempre di più, per sapere che le prenotazioni sono direttamente collegate agli spettacoli di prosa agli Impavidi, al grande evento estivo, a una visita agli spazi culturali della città. Una città che investe in cultura è una città che cresce e Sarzana sta crescendo, dopo un lungo sonno".

Sarzana città d’arte e di cultura. Ad attenderci una grande stagione estiva con davvero tantissimi eventi di diversa natura oltre, come già avete già anticipato, le installazioni monumentali nella città. A quando la prossima mostra in Fortezza?

"La direzione regionale dei Musei del Ministero della Cultura, che ringrazio per gli investimenti realizzati nelle Fortezze e aver risposto presente alle nostre richieste, sta completando i lavori per ottenere tutti i certificati definitivi per la sicurezza degli spazi dopo aver riqualificato gli spazi espositivi. Da mesi siamo pronti con una programmazione pluriennale di grandi mostre, che guarda alla contemporaneità in un incontro unico con la nostra Fortezza secolare. L’attesa per le nuova mostra internazionale è, di per sé, già un successo dato che è finalmente la normalità guardare a Sarzana come grande Città d’arte. Segue questa visione la mostra monumentale di Paolo Fiorellini, grande artista sarzanese, che renderà Sarzana un museo a cielo aperto. Il primo passo di un nuovo percorso, che comincia volutamente da un sarzanese".

Qualche giorno fa durante la conferenza di Fisiko, rassegna che da quest’anno da Santo Stefano si è allargata anche a Sarzana, ha affermato che "la cultura è condivisione" e che "Sarzana sarà sempre disponibile a condividere un evento". Questo varrebbe anche per il Festival della Mente?

"No. Il Festival della Mente deve il suo grande successo alla continuità negli anni, oltre naturalmente alla qualità della direzione artistica e a un fortissimo radicamento identitario con la città, che si perderebbe annacquando i suoi spazi in una condivisione con altre città. Penso invece ad ampliare ancora gli spazi proprio a Sarzana. E, in questo senso, stiamo lavorando con Fondazione Carispezia per il 2025, anche a seguito del completamento di nuove infrastrutture a disposizione della città".

A lei anche le deleghe alle infrastrutture e alle opere pubbliche. Come procedono i lavori di riqualificazione del plesso scolastico Poggi Carducci? La nuova scuola, sicura e sostenibile, sarà pronta ad ospitare gli studenti a partire dal prossimo anno scolastico?

"Sì, anche se naturalmente alcuni lavori meno invasivi e di rifinitura proseguiranno durante l’anno scolastico. Parliamo di un’opera da quasi 15 milioni di euro, che si sta concludendo nonostante tante difficoltà con tempi straordinari per la media nazionale e che il sindaco sta seguendo giorno dopo giorno oggi che è un cantiere, come nei primi istanti in cui ha pensato a un percorso amministrativo ambizioso, che la maggioranza ha avuto il coraggio e il merito di seguire. Cristina sarà ricordata per aver restituito un futuro a una scuola che stava crollando e, con questo, speranza alle nuove generazioni di sarzanesi".