Studenti protagonisti nella ’Notte del liceo classico’ all’istituto Parentucelli Arzelà. Quest’anno il filo conduttore dello spettacolo è stato un messaggio di pace e fiducia nell’umanità: “Credo negli esseri umani”, titolo ispirato a una delle canzoni più celebri di Marco Mengoni che, a fine serata, è stata proposta in una originale versione in lingua latina. Cultura classica e modernità, dunque, per un appuntamento che apre le porte della scuola a tutti coloro che vogliano meglio conoscerla e apprezzare l’impegno che studenti e docenti mettono nell’ideare, preparare e proporre due ore di interpretazioni intense, utilizzando vari linguaggi espressivi, dalla recitazione alla musica.
A condurre l’evento Sophie Lee e Anna Notarangelo, che hanno accompagnato il pubblico attraverso un viaggio artistico iniziato con la magia di Chopin grazie all’esibizione al pianoforte di Matilde Frolla. A seguire, la classe VA ha portato in scena ’The mad woman in the attic’, a partire dai testi ’Jane Eyre’ di Charlotte Brontë e ’Wide Sargasso sea’ di Jean Rhys, una riflessione sul ruolo della donna nella società vittoriana, sul senso di sradicamento dello straniero, sull’esclusione del diverso da noi. Le note di ’Libertango’ di Astor Piazzolla (Bartolomeo Calandra al pianoforte e Chiara Locritani al flauto) hanno preceduto l’Antigone di Sofocle, portata in scena dalle classi VA e VB, riflessione sul valore della giustizia e della disobbedienza civile, accompagnata da interventi musicali con voce e chitarra: le canzoni ’La Fata’ di Bennato, ’Donna’ di Mia Martini e ’Quanto forte ti pensavo’ di Madame, tutte scelte per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne. Atmosfera medievale con la ballata scozzese ’Lord Randal’ proposta dalla IIIA. Originale il ’dissing giambico’ della IVA, rilettura ironica e contemporanea degli autori classici, trasformati in moderni rapper impegnati in una disputa a colpi di versi e rime. Un’idea geniale che ha saputo unire tradizione e innovazione. A chiudere la serata, il coro composto dalle classi I, II e IIIA, con brani di musica leggera rivisitati in lingua latina, chiudendo, appunto, con ’Credo negli esseri umani’ e lo ’Omnia vincit amor’, l’amore trionfa su tutto.