Spettacoli, letture in greco e italiano e momenti musicali che hanno permesso di esplorare la ricchezza della tradizione classica in un contesto contemporaneo e coinvolgente. Si è articolata così la decima edizione della “Notte nazionale del liceo classico”, con la partecipazione entusiasta di studenti, famiglie e organizzatori. Il programma è stato articolato in due due momenti: il primo dalle 18 alle 20 e il secondo dalle 21 alle 24. Gli studenti hanno dato prova di originalità e spirito critico al punto da tenere con il fiato sospeso gli spettatori che hanno partecipato numerosi. A rendere l’atmosfera gioiosa e coinvolgente hanno contribuito l’alternarsi delle performance: dal debate a letture di testi in prosa e in versi, da esibizioni musicali individuali a canti di gruppo.
La classe 2A ha messo in scena l’arrivo di Enea in una Roma moderna, dando prova di sperimentazione linguistica: dal latino classico al vernacolo romanesco, dalla dizione classica virgiliana al linguaggio colloquiale della generazione Z. La classe 3A si è distinta in una rilettura dei “Caratteri” di Teofrasto. Gli alunni della classe 1A si sono calati nel mondo omerico di Achille e Ulisse. La 4A ha rievocato in forma drammatica scene tratte diverse opere in lingua inglese, accomunate dalla riflessione sul tema dell’altro. Le alunne della 4B hanno prestato la loro voce alle donne, ancora oggi, purtroppo, vittime violenza: la lettura è stata accompagnata dalla canzone “What was I made for” di Billie Eilish. Riflessioni sul senso dell’uomo e della sua esistenza sono scaturite dalla rilettura delle “Operette morali” leopardiane, in una proposta che ha coinvolto entrambe le classi quinte. Il finale ha visto protagonisti gli alunni di 1A e 2A che hanno cantato in latino il celebre brano di Battisti “La canzone del sole”, esecuzione accompagnata dagli applausi cadenzati del pubblico. Gli ultimi minuti, una sorte di congedo degli alunni di 5A, sono stati suggellati dalla lettura dell’ode “Alla luna” di Leopardi.
"L’esperienza – spiega la scuola – ha permesso di far ri-vivere ancora una volta il mondo classico, che non è un bagaglio sepolto nelle epoche antiche, ma un dono prezioso che va meditato, magari, chissà, volgendo gli occhi alla luna ispiratrice della poetessa Saffo e di Leopardi". Una “Notte” di grande valore che "ha messo in evidenza una realtà formativa viva, variegata e di grande spessore".