Sulla composizione definitiva del nuovo consiglio regionale pesa l’incognita delle possibili dimissioni, con conseguenti surroghe. Nelle fila della maggioranza alcuni potrebbero diventare assessori mentre nella minoranza l’onorevole Andrea Orlando potrebbe rinunciare a Genova per restare in Parlamento. Vediamo, comunque, il quadro come lo ha definito il voto. Dei 30 seggi, alla maggioranza di centrodestra ne toccano 17 (erano 18) e alla minoranza 13 (erano 12) tra i quali uno per il candidato presidente sconfitto, Andrea Orlando (il presidente eletto Marco Bucci non entra nel conto). Alla circoscrizione spezzina, in base alla popolazione, erano assegnati 4 seggi e qui ci si è fermati: i posti disponibili per il premio di maggioranza sono andati a Imperia e Savona.
Due seggi alla maggioranza. Confermato Gianmarco Medusei, medico, 46 anni, presidente uscente del consiglio regionale dove era entrato nel 2020 nelle fila della Lega, rieletto in Fratelli d’Italia con 2.758 preferenze. Primo mandato per Marco Frascatore, bancario, 50 anni, dal 2022 assessore della giunta Peracchini, eletto in Orgoglio Liguria con 568 preferenze grazie ai ’resti’ ottenuti dalla lista a livello regionale. Due seggi alla minoranza, tutti al Pd: confermato l’uscente Davide Natale, 53 anni, dipendente Lsct, segretario ligure del partito (5.067 preferenze) e primo mandato per Carola Baruzzo, 44 anni, operatrice di patronato, cresciuta tra Ponzano e Luni, presidente dell’assemblea provinciale del partito (3.581 preferenze).
Tra gli spezzini esclusi eccellenti dall’assise spicca l’assessore regionale totiano Giacomo Giampedrone (in lista con Vince Liguria) tagliato fuori nonostante le 3.430 preferenze a causa del meccanismo di assegnazione dei seggi: per lui si punterà a un assessorato. Non rieletti Roberto Centi (era nel gruppo Sansa, ricandidato per Avs) né l’arcolano Paolo Ugolini (M5s). Rielezione negata anche alle consigliere uscenti di maggioranza Barbara Ratti e Daniela Menini.
La maggioranza Bucci (17 seggi) è così formata. Cinque seggi a Fratelli d’Italia (erano 3 nel 2020): confermati il capogruppo Stefano Balleari e l’assessora Simona Ferro, entrano Luca Lombardi e Rocco Invernizzi, rieletto l’ex lega Gianmarco Medusei. Tre seggi ciascuna alle due liste civiche di Bucci (la civica “Cambiamo con Toti” ne aveva 8): in Vince Liguria, che accoglieva anche gli “arancioni” rimasti fedeli all’ex governatore, eletti Alessandro Bozzano, Federico Bogliolo e l’assessore comunale genovese Matteo Campora (se entrasse in giunta regionale, il posto andrebbe a Jessica Nicolini, storica portavoce di Toti); in Orgoglio Liguria rieletto Giovanni Boitano con Walter Sorriento e Marco Frascatore. Tre seggi per la Lega (ne aveva 6): rieletti gli assessori uscenti Alessio Piana (che potrebbe tornare in giunta, subentrerebbe il viceministro Edoardo Rixi o, in terza battuta, Sandro Garibaldi) e Alessandro Piana (presidente ad interim dall’arresto di Toti) e new entry l’ex deputata Sara Foscolo. Tre seggi a Forza Italia (ne aveva 1 solo): entrano il coordinatore regionale Carlo Bagnasco (se diventasse assessore sarebbe ripescato l’uscente Claudio Muzio), l’assessore uscente ex totiano Marco Scajola e Angelo Vaccarezza, ex capogruppo della Lista Toti.
La minoranza (13 seggi) vede il Pd fare la parte del leone con 8 consiglieri (ne aveva 6): l’uscente Armando Sanna, la sindaca di Rossiglione Katia Piccardo, Federico Romeo, Simone D’Angelo, l’ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, il segretario regionale Davide Natale, l’altra spezzina Carola Baruzzo e Roberto Arboscello. Due seggi per Alleanza Verdi Sinistra: confermata Selena Candia, entra Jan Casella, esclusi gli uscenti Ferruccio Sansa e Roberto Centi, spezzino. Un seggio alla lista civica Orlando Presidente: Gianni Pastorino, al terzo mandato. Un solo seggio al Movimento 5 Stelle (ne aveva 2): il coordinatore genovese Stefano Giordano.