La partita a suon di carte bollate. Il Luni Calcio replica al Comune

"Ci chiedono di saldare lavori fuori dall’ordinaria manutenzione che spettavano al proprietario de Parodi. E abbiamo materiale per 25 mila euro ancora all’interno della struttura che non possiamo ritirare".

La partita a suon di carte bollate. Il Luni Calcio replica al Comune

La partita a suon di carte bollate. Il Luni Calcio replica al Comune

Il Luni Calcio non ci sta. Dopo aver atteso diversi mesi per ottenere un incontro con il Comune di Luni per poter appianare le divergenze e trovare una soluzione al contenzioso relativo alla gestione dell’impianto sportivo "Lino Parodi" del Gaggio il club si è ritrovato costretto a difendersi in Tribunale dall’azione legale intentata dall’ente che ora reclama il pagamento dei lavori di manutenzione eseguiti dopo essere tornato in possesso della struttura. Una somma calcolata in 14 mila euro riferita soltanto alla manutezione di impianti elettrici, idrici e strutturali alla quale si dovrà però aggiungere anche quella delle utenze.

La società sportiva lo scorso gennaio aveva riconsegnato l’impianto, che aveva in gestione da marzo 2019, lamentando difficoltà nell’onorare l’affitto e il pagamento delle bollette anche in virtù di contratti penalizzanti in proporzione al reale utilizzo. "Ma non siamo stati mai ascoltati – spiegano la presidente Simona Dell’Amico e il direttore generale Marco Brugiotti – nonostante il nostro ruolo fondamentale nel tessuto sociale locale. Avevamo 120 ragazzi e un gemellaggio avviato con la Sampdoria e all’improvviso siamo rimati senza una struttura. Per concludere la passata stagione abbiamo chiesto aiuto all’Oratorio Avenza e al San Lazzaro Lunense".

Attualmente il Luni Calcio ha cessato l’attività ma non rinunciato alla matricola federale quindi potrebbe riprendere il proprio corso già nella prossima stagione. "Ci chiedono di saldare –continuano –lavori che a settembre 2020 avevamo richiesto essendo fuori dall’ordinaria manutenzione ma trattandosi di opere straordinarie che spettavano al proprietrio della struttura. Adesso che le hanno portate a termine ci chiedono di pagarle. Inoltre abbiamo materiale per 25 mila euro ancora all’interno della struttura che non possiamo ritirare senza dimenticare che abbiamo onorato le spese anche durante il periodo di sospensiove dell’attività a causa della pandemiaCovid".

E concludono: "Ci difenderemo nelle sede opportune però è doveroso che si conoscano le ragioni della battaglia che si è aperta. I ragazzi che erano tesserati con noi in parte si sono trasferiti al San Lazzaro Lunense ma di fatto abbiamo perso un parco atleti importante oltre a portare avanti il nome del Luni Calcio".

Massimo Merluzzi