Alla proliferazione delle antenne di telefonia Arcola dice no. Lo grida a gran voce il partito democratico che supporta l’amministrazione comunale ed esprime la sindaca, Monica Paganini. "Senza se e senza ma, grazie consiglio comunale", ha scritto la segreteria dem in un manifestino che arriva dopo la comparsa delprecedente manifesto, anonimo, che quindici giorni fa era stato affisso un po’ ovunque ad Arcola e che invece puntava il dito contro il piano antenne di recente approvato.
Secondo il partito democratico la storia è tutta un’altra, sia la giunta che il consiglio comunale hanno fatto quanto nello loro possibilità proprio per mettere dei paletti. La mappa del territorio arcolano in merito alle istallazioni della telefonia, mostra le zone vincolate dall’emendamento proposto dalla giunta e approvato dal consiglio comunale riguardo al piano antenne elaborato dalla ditta incaricata: "Prevede una distanza di 250 metri dalle aree sensibili introdotte da rispettare nella realizzazione di nuovi impianti", precisa il Pd arcolano. Le previsioni di nuove antenne presenti nel piano e indicate con i nomi degli operatori proponenti, risultano completamente interne alle suddette fasce di rispetto, per cui l’approvazione del piano così emendato rende non autorizzabili queste ipotesi impiantistiche. "Il piano approvato, la vittoria comunale al Tar sul ricorso proposto dal gestore di Fresonara _ concludono i dem arcolani_ e l’ordinanza del sindaco assunta a maggio per bloccare l’innalzamento dei limiti di esposizione delle radiazioni voluti dal governo Meloni senza alcun supporto sanitario per favorire i grandi gestori della telefonia, rappresentano atti di difesa del territorio proposti in campagna elettorale e attuati con coerenza".
Cristina Guala