Il museo diocesano di Sarzana si conferma presidio culturale vitale e prezioso per la città e continua ad arricchire la sua esposizione permanente con nuove iniziative temporanee. Questa volta l’attenzione è rivolta a figure che hanno fatto la storia del territorio, da riscoprire grazie alla immagini che di loro ci sono state tramandate da diversi artisti.
Si inaugura, dunque, sabato alle 16 la mostra “Papi e Cardinali, nobili e borghesi - Ritratti a Sarzana”, "un percorso espositivo nato con l’intento di esplorare, attraverso il filo conduttore del ritratto, diversi àmbiti e diverse epoche della storia di Sarzana – spiegano gli organizzatori –, segnalando gli artisti più rinomati e le personalità più illustri espresse dalla città sul versante civile e su quello religioso ma anche mettendo in luce, in alcuni casi, figure poco conosciute (ma di indubbio interesse per i Sarzanesi) alle quali è toccato in sorte di venire effigiate in dipinti o in sculture che si trovano oggi nelle case-studio degli artisti, nei palazzi dei discendenti o nelle dimore dei collezionisti e per queste ragioni quasi sempre inediti".
Insomma, un’occasione preziosa per conoscere opere che normalmente non possono essere godute dal pubblico. "La varietà delle opere esposte – proseguono gli organizzatori –, oltre ad aprire una finestra anche sulla committenza e sul collezionismo in città, invita il visitatore a riflettere sull’evoluzione del ritratto come forma d’arte, esplorando il ruolo che esso ha avuto nella definizione dello status sociale e nella rappresentazione del potere. Grazie al generoso contributo delle famiglie coinvolte nella ricerca dei materiali risulteranno dunque esposte per la prima volta opere destinate per lo più a non incrociare l’interesse del pubblico (e la curiosità dei Sarzanesi, sempre fieri delle loro tradizioni e delle loro eccellenze) se non appunto in questa rarissima occasione". Il progetto è realizzato con il contributo del Comune di Sarzana tramite la ‘Call for ideas’.