La vecchia segheria da anni abbandonata e al centro di non poche problematiche strutturali e di sicurezza diventerà uno show room interamente dedicato al marmo. Il capannone dismesso adeguatamente ridisegnato infatti verrà attrezzato esclusivamente come sala espositiva dei blocchi di marmo che dalle cave di Carrara e Minucciano verranno trasportate a Luni, nella zona di Settequartieri. Un’area che da anni è al servizio della lavorazione del prezioso materiale estratto dalle vicine Apuane anche se nel corso del tempo la mole dell’attività si è sensibilmente ridotta. L’operazione della famiglia Vernazza della Holding Srl ha però puntato sul territorio di Luni per esporre il prodotto che non verrà lavorato nello spazio interamente rigenerato ma soltanto esposto come in una grande vetrina. Un’operazione che porterà beneficio anche al territorio, infatti il Comune di Luni nell’approvazione del progetto presentato dall’architetto Ludovico Vernazza ha ottenuto il realizzazione del marciapiede e la riqualificazione dell’area. Il piano operativo che si svilupperà nei prossimi mesi consiste in un intervento di demolizione del vecchio fabbricato ormai dismesso e inutilizzato oltre che dei locali accessori procedendo alla realizzazione di un nuovo manufatto con sistemazione delle aree esterne oltre a un camminamento che renderà più sicuro il collegamento della zona con l’Aurelia distante qualche centinaio di metri.
"Il percorso di riqualificazione - ha confermato il sindaco Alessandro Silvestri - della zona di Settequartieri è impegnativo perchè coinvolge tanti enti, dal Comune di Carrara, Regione Toscana, Rfi, Autorità di Bacino ma a piccoli passi siamo rusciti a ottenere da ognuno un prezioso contributo che finalmente ricade favorevolmente sul nostro territorio dopo esserne stato duramente colpito dagli eventi alluvionali degli anni scorsi. Inoltre c’è l’arrivo dei privati che contribuiranno a dare una nuova identità ad una zona artigianale proseguendo la tradizione artigianale. Non dimentichiamo che Luni rientra nel distretto del marmo che per legge prevede che almeno il 50% della lavorazione venga effettuata proprio all’interno dei confini distrettuali. Il legame tra Luni e il marmo fa parte della tradizione occupazionale del territorio ed è importante che si mantenga il regime di lavoro per altro notevolmente migliorato grazie all’attenzione riposta sia nella gestione delle emissioni rumorose che delle polveri contribuendo alla convvenza con i nuclei abitativi confinanti". L’edificato come ha spiegato l’architetto Ludovico Vernazza sarà composto da un capannone in prefabbricato mentre il locale servizi sarà gettato in opera, tutti rigorosamente collegati fra loro a formare un "unicum" attraverso una pensilina che ha il compito di protezione dall’irraggiamento solare oltre a fornire riparo da pioggia e vento. Per un miglior inserimento nel contesto, la scelta dei progettisti è stata quella di utilizzare come tamponatura pannelli prefabbricati in calcestruzzo faccia a vista. I principali materiali utilizzati sono il cemento e l’acciaio tipo corten che creano un’alternanza cromatica che arricchisce le forme semplici e pulite dell’edificio, facendo risaltare la scultura in marmo che sarà posizionata sulla facciata.
m.m.