L’ampliamento di Panigaglia: "Il progetto non deve passare"

Il progetto di ampliamento della capacità produttiva di Panigaglia a Porto Venere mette a rischio sicurezza, ambiente ed economia, secondo Legambiente La Spezia.

L’ampliamento di  Panigaglia: "Il progetto non deve passare"

L’ampliamento di Panigaglia: "Il progetto non deve passare"

Il nuovo progetto di ampliamento della capacità produttive di Panigaglia mette a rischio la sicurezza, l’ambiente e l’ecobomia del territorio. Lo sostiene Legambiente La Spezia, che argomenta: "Dopo la bocciatura, nel 2010, da parte dei cittadini organizzati e delle associazioni ambientaliste, a cui seguirono i pareri negativi del Comune di Porto Venere e della Regione, del progetto di Gnl Italia di raddoppio delle capacità produttive del sito di Panigaglia, ci riprovano!". Gnl Italia, prosegue l’associazione, "ha presentato un progetto, sottoposto alla procedura di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale al Ministero dell’Ambiente, che prevede adeguamento dei pontili, attracco di grandi navi gasiere da 145 mila mc, dragaggio di quasi 2 milioni di metri cubi dal fondale del Golfo, capacità produttive aumentate dai 3,5 miliardi di m3 di gas attuali a quasi 5 miliardi. È un progetto impattante – sostiene l’associazione – sia per l’ambiente che per la sicurezza nel Golfo dei Poeti, "tutto questo non per fabbisogno interno ma per esportare di più e far realizzare ai grandi colossi energetici maxi profitti". Conclude l’associazione: "Il terminal sta già subendo un ampliamento, legato ai due progetti, già approvati, di Vessel Reloading (hub del gas liquido) e Truck Loading (chiatte con serbatoi di gas liquido che attraversano il golfo): rispetto al progetto del 2010 quindi la situazione è peggiorata e occorre di conseguenza considerare la sommatoria di rischi e impatti. Per tutti questi motivi bocciamo il progetto".