Ottocento ragazzi e tanta voglia di fare sport. Sono gli atleti di due società di ginnastica artistica e dell’unico club spezzino di rugby, che ci hanno raccontato la loro esperienza in particolare nella logistica (allenamenti e partite/gare). Partiamo proprio dalla palla ovale e dalla Dr Ferroviaria Spezia, presieduta da Giuseppe Sturlese, che conta tutte le categorie del settore Propaganda (Under 6, 8, 10, 12 e 14) e le due della giovanile (Under 16 e Under 18, confluiti in una franchigia con Cus Genova e Amatori Genova), in tutto 70 atleti (50 più 20), oltre ai 40 della prima squadra, che milita in Serie C. "Siamo arrivati ad avere anche 150 tesserati prima del Covid", esordisce Sturlese. Si allenano e disputano le loro partite casalinghe al ‘Denis Pieroni’ della Pieve. "La situazione non è soddisfacente perché condividiamo il centro sportivo con delle squadre di calcio, con tutte le difficoltà di convivenza che sono immaginabili. Non parlo di persone, quello assolutamente no perché si cerca sempre, con ampia disponibilità delle parti, di trovare sempre delle soluzioni". Hanno bisogno di ulteriori spazi. "La nostra società è attiva da trent’anni e il problema non è mai stato risolto. Devo dire grazie allo Spezia calcio, perché coi soldi della vendita del Ferdeghini si è potuto costruire il campo polivalente che adesso utilizziamo, però è stato solo un modo per tamponare". Serve un centro dedicato al rugby, solo così, si potrebbero accogliere anche nuovi giocatori. "Il sindaco Peracchini si era impegnato con noi per un campo di rugby nell’Area Enel, che dovrebbe concederci, però il Comune della Spezia non riesce ad arrivare ad una quadra. Noi continuiamo ad essere fiduciosi". Per quanto riguarda la ginnastica, c’è comunque la necessità di allargare gli spazi. La Ginnastica Canaletto, al Palasport Mariotti ha a disposizione un’area di di 350 metri quadrati e un’altra di 200, oltre una palestra piccola per la danza di circa 85. "Abbiamo circa 380 iscritti (350 giovani/ allieve/junior e 30 senior) e dunque non riusciamo a lavorare al meglio con quegli spazi". Stesso discorso, anche per la Pro Italia, storica società nata nel lontano 1890, con sede in via del Dormitorio, una traversa di via Lamarmora. "Possiamo contare su 290 allievi, tra i 4 e i 17 anni – afferma il presidente Franco Ferrari – . Sicuramente con uno spazio più ampio dei 220 metri quadrati che abbiamo, saremmo in grado di essere ancora più competitivi".
CronacaL’appello della Dr Ferroviaria Spezia: "Serve un centro dedicato al rugby"