Le cariche di Pisa "No agli abusi nella gestione dell’ordine pubblico"

Pd e Sarzana protagonista propongono una mozione e richiamano Mattarella .

Le cariche di Pisa "No agli abusi nella gestione dell’ordine pubblico"

Le cariche di Pisa "No agli abusi nella gestione dell’ordine pubblico"

Su quanto è accaduto a Pisa venerdì 23 febbraio, le cariche di polizia contro gli studenti, si dovrà riflettere anche nel consiglio comunale di Sarzana. Lo chiedono i gruppi di opposizione del Pd e di Sarzana protagonista che hanno presentato una mozione in un’ottica "non divisiva, anzi auspicando la convergenza di tutti su un testo che riprende le dichiarazioni del Capo dello Stato", sottolineano i capigruppo Beatrice Casini e Matteo Tiberi. L’oggetto sono le cariche ai danni di un corteo per il cessate il fuoco in Palestina, formato da un’ottantina di studenti delle scuole superiori, chiuso tra due cordoni di forze dell’ordine che hanno usato i manganelli. I due gruppi di opposizione, pur confermando "fiducia nel lavoro imprescindibile delle Forze dell’Ordine", citano le parole di Mattarella: "L’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento".

Su questa base la mozione delle opposizioni chiede al consiglio di condannare "ogni abuso nell’esercizio dei poteri di contenimento e di gestione dell’ordine pubblico", auspica che sia fatta chiarezza "su eventuali responsabilità ed eccessi", chiede tutela per la libertà di manifestazione del pensiero, pur confermando d’altra parte "fiducia nel lavoro imprescindibile delle Forze dell’Ordine a presidio della sicurezza e della legalità". L’episodio è già stato stigmatizzato dall’assemblea d’istituto del Parentucelli Arzelà. "Lo stato di diritto e l’abuso della forza fisica non sono compatibili – aggiunge il segretario comunale dem, Marco Baruzzo –: la qualità della democrazia dipende soprattutto dalla capacità di tutelare il dissenso e la sua libera espressione".