"Vocazione commerciale? Eventi e call for idea non bastano, quello che serve sono politiche attive e il dialogo con gli operatori economici. Convocate un vero tavolo aperto a categorie, sindacati e operatori di credito". Così i rappresentanti delle opposizioni – Marco Baruzzo (segretario dem), Beatrice Casini (capogruppo Pd) e Matteo Tiberi (Sarzana Protagonista) – sull’ultima chiamata alle idee lanciata dall’assessorato al commercio volta a implementare il calendario degli eventi e favorire un settore in sofferenza. "Quello che serve è ricominciare – spiegano i rappresentanti della minoranza –. Pare che la giunta Ponzanelli si sia persa gli ultimi dieci anni, con la desertificazione del centro storico e una Sarzana che è diventata periferica nell’offerta commerciale della provincia. Potrebbe trattarsi di una tendenza storica, ma appunto per questo occorre un grande sforzo politico per invertire la rotta". Secondo Baruzzo, Casini e Tiberi non ci sarebbe infatti traccia del cambio di passo promesso a più riprese e auspicato dagli operatori economici dal momento che non si sente più parlare di un piano per il commercio e il dialogo con le categorie sembra ai minimi storici. "Mancano le proposte, la visione, il coraggio - incalzano – e lo stesso strumento del bando sembrerebbe far intuire che l’amministrazione non abbia idee, ma che i commercianti possono farsi avanti con le loro". L’opposizione contesta quindi il modus operandi della giunta che piuttosto che "mettere mano una tantum agli orari della ZTL o elemosinando qualche notte bianca", dovrebbe pensare ai problemi reali che affliggono la città. Come la difficoltà riscontrata da molti nel raggiungere Sarzana "con le varianti inghiottite dal traffico e la Cisa regolarmente in tilt in prossimità della nuova rotonda di Boettola". E proseguono: "Ci sarebbe necessità di un nuovo piano della sosta, di una mobilità integrata e di politiche fiscali che vadano incontro alle imprese e non le tartassino. La Tari che nel 2017 era la più bassa adesso è la più cara della provincia, le tariffe sulla pubblicità commerciale sono onerosissime per gli operatori economici, senza che si traduca in un gettito apprezzabile per le casse comunali".
Elena Sacchelli