ELENA SACCHELLI
Cronaca

L’esposizione al Museo diocesano. La ragazza che fu rapita dai turchi

L’avventurosa storia della giovane sposa di uno personaggi ritratti in “Papi, cardinali, nobili e borghesi”

Barbara Sisti

Barbara Sisti

Il Museo diocesano di Sarzana, diretto da Barbara Sisti, riapre, dopo una breve interruzione di alcuni giorni, domani, 7 marzo, con l’invito a tutte le persone appassionate di storia e di arte a visitare la mostra “Papi, cardinali, nobili e borghesi - Ritratti a Sarzana”. La mostra, che resterà aperta per tutto il mese di marzo, potrà essere visitata il venerdì, sabato e domenica dalle 15.45 alle 19.15.

"L’esposizione rappresenta uno spaccato importante della storia della città di Sarzana nel “periodo d’oro” della sua appartenenza alla Repubblica di Genova, poi all’Impero napoleonico e infine al Regno di Sardegna, quindi dal Seicento all’Ottocento", spiegano gli organizzatori. Tra i ritratti in mostra, che raffigurano personalità importanti della vita cittadina, sia in ambito religioso sia civile, ce ne sono alcuni sinora poco conosciuti al grande pubblico, ma interessanti sotto diversi punti di vista. "Ad esempio, un pacioso personaggio nobiliare del Seicento, effigiato in uno dei quadri, è presentato come “il marito della turca” – raccontano –. Si tratta del conte Pietro De Benedetti, appartenente ad una famiglia del patriziato genovese ma originaria di Lerici. La “turca” era la donna che De Benedetti sposò nel 1678 dopo vicende avventurose avevano segnato la sua esperienza di vita. Era stata infatti rapita giovinetta dai pirati saraceni e tenuta come schiava alcuni anni in Algeria. In seguito un commerciante ebreo originario di Lerici, Francesco Brondi, la riscattò e l’ormai giovane donna venne adottata dal fratello del commerciante Giovanni Battista. Fu così battezzata come Anna Maria Maddalena Brondi e andò in sposa al personaggio del quadro esposto al Museo".

La sezione del Museo diocesano si trova nell’antico oratorio della Firmafede. Info su orari e visite guidate 0187 625174 o [email protected].