L’ospedale San Bartolomeo può crescere: "L’Asl investe su personale e attrezzature"

Le rassicurazioni della direttrice sanitaria in occasione del sopralluogo aperto alla stampa per le nuove lampade a led nelle sale operatorie

L’ospedale San Bartolomeo può crescere: "L’Asl investe su personale e attrezzature"

Le rassicurazioni della direttrice sanitaria in occasione del sopralluogo aperto alla stampa per le nuove lampade a led nelle sale operatorie

Quello che è stato descritto ieri mattina dalla direttrice sanitaria Pamela Morelli non è certo un ospedale in via di depotenziamento, ma un nosocomio su cui l’azienda sanitaria locale sta investendo sia per quanto riguarda il personale che per le attrezzature. Emblematico è il caso del blocco operatorio posto al secondo piano del San Bartolomeo, che è stato recentemente oggetto di un restyling dal punto di vista illuministico. Grazie a un investimento di 80 mila euro, in ciascuna delle quattro sale operatorie del nosocomio di riferimento per la Val di Magra sono quindi state installate una coppia di lampade al led, andando a sostituire le precedenti apparecchiature e migliorando in linea generale il livello delle prestazioni.

"Le nuove lampade al led installate nelle sale operatorie – spiega la dottoressa Cinzia Sani, direttore del dipartimento Dea dell’emergenza e urgenza – permettono una visione più accurata e sono dotate di una luce migliore. Grazie alle loro caratteristiche riescono ad arrivare più a fondo nella visualizzazione dei tessuti, inoltre sono più piccole e meno ingombranti rispetto alle precedenti". Tra i pregi delle nuove lampade a led necessarie per le operazioni chirurgiche che vengono espletate al San Bartolomeo anche quello di essere maggiormente maneggevoli rispetto alle precedenti da parte del personale, che può manovrarle all’occorrenza e di emettere meno calore rendendo quindi l’ambiente più confortevole.

Il blocco operatorio del San Bartolomeo è al momento pienamente operativo e con la dotazione di quattro sale in cui vengono effettuati interventi di multispecialistica, urologia, ortopedia e oculistica, cui si aggiunge una sala esterna per piccoli interventi ambulatoriali di bassa intensità (tra cui le iniezioni intravitreali), in alcune giornate si riesce a raggiungere la quota di 50 operazioni giornaliere. Numero che però potrebbe essere destinato a crescere, dato che, come riferitoci dalla dottoressa Sani, il numero di anestesisti in forza in Asl 5 potrebbe crescere di quattro unità.

È infatti stato recentemente emesso da Asl 5 un bando volto a reperire quattro medici anestesisti da destinare al Sant’Andrea e al San Bartolomeo, che per la prima volta dopo diverso tempo non è andato deserto, ma conta ben 18 domande di partecipazione. E anche se sono lontani i tempi in cui il totale di anestesisti in forza all’azienda sanitaria spezzina ammontava a 34, vedere crescere di qualche unità il loro numero – che attualmente ammonta a 22 – significherebbe poter espletare un maggior numero di interventi.

"Stiamo riprendendo, in termini di numeri, l’attività che veniva svolta nel periodo del pre covid – conclude la dottoressa Morelli – anche grazie al lavoro che svolgono il nuovo primario del reparto di urologia, il dottor Andrea di Benedetto, e quello di oculistica, il dottor Maurizio Postorino".

Elena Sacchelli