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Marinella Beach, le domande senza risposta

Le opposizioni compatte puntano all’annullamento della gara che ha assegnato il lido comunale alla società della moglie di Iacopi

Le spiagge libere di Marinella

Sarzana, 8 giugno 2020 -  Affila le armi l’opposizione consiliare di Sarzana sulla vicenda della gara per l’assegnazione delle spiagge libere. Nel mirino Marinella Beach srl che si è aggiudicata la porzione più vasta, a 350metri fra il Bagno Roma e il Kinderheim. La società ha fra i soci anche Donatella Fini, moglie dell’ormai ex consigliere comunale della Lega Emilio Jacopi, dimessosi a gara assegnata, dopo aver comunicato al sindaco Cristina Ponzanelli – sollevandone le ire – la presenza della moglie nella società vincitrice.  

Ieri mattina l’intera opposizione si è riunita nello studio dell’avvocato Paolo Mione: Pd, Italia Viva, Sarzana per Sarzana e M5S hanno discusso per due ore della vicenda con l’obiettivo di ottenere l’annullamento della gara e fare chiarezza su una pratica che presenta lati oscuri. Sono due gli interrogativi principali che aleggiano fra i consiglieri di minoranza: poteva la Marinella Beach partecipare alla gara? E ancora, per quale motivo una società fa di tutto per potersi candidare a un’assegnazione che prevede solo ingenti spese? Marinella Beach, infatti, avrebbe anticipato 18mila euro per l’affitto di una parte di retrospiaggia (in attesa di acquistarla entro il 30 giugno) e vantare così un minimo di titolo per partecipare al bando comunale. Un titolo comunque non sufficiente, secondo le opposizioni.  

Sulla scelta di investire sulla temporanea gestione di 350 metri di spiaggia libera, con gli oneri di adeguarla alle norme anti covid e senza un evidente ritorno economico, punta l’indice Paolo Mione , di Sarzana per Sarzana: "La gestione della spiaggia comunale determinerà una perdita economica. Sono certo che nessun imprenditore sia disponibile a svolgere attività in completa rimessa economica, quindi se il sindaco e la giunta hanno deciso di inserire tra chi poteva candidarsi alla gestione delle spiagge comunali anche i proprietari proprietari delle aree retrostanti devono spiegare perché. Se poi, addirittura, fra i soci c’è di chi vince la gara la moglie di un consigliere comunale di maggioranza la situazione mostra ancora più punti oscuri".  

«Il problema è anche a monte – afferma Beatrice Casini , di Italia Viva –. Come mai una società come la Marinella Beach, che non ha i requisiti richiesti alla lettera dal bando, può partecipare e aggiudicarsi il tratto più esteso delle spiagge pubbliche di Marinella? Nella delibera di giunta del 22 maggio c’è scritto che possono partecipare al bando i gestori di stabilimenti balneari, i proprietari dei chioschi adiacenti le spiagge o i proprietari privati del retrospiaggia. Marinella Beach non gestisce stabilmenti balneari e non è proprietaria né di chioschi né di retrospiaggia, è solo locataria di un tratto di retrospiaggia e il rogito per acquistarlo non è ancora stato fatto. Dovremo fare luce su questa società. Chiiederemo l’annullamento della gara. Ritengo poi che nessuno al mondo possa investire così tanti soldi se non ha garanzie per il futuro". «Chiederemo anche – aggiunge Daniele Castagna , del Pd –che il sindaco, la giunta e tutti i consiglieri di maggioranza, tra i quali ci sono diversi avvocati, si esprimano sull’interpretazione data dal dirigente sull’ammissibilità della partecipazione di Marinella Beach al bando che, appunto, non è proprietaria di retrospiaggia ma locataria. Inoltre domando: per quale motivo sindaco e giunta non chiedono un parere all’avvocato civico, ma lo chiedono al dirigente Giuliano Caso che ha svolto la gara? Dell’argomento si deve discutere al più presto in consiglio comunale. Ci auguriamo che alla gara fatta in questo modo non segua una concessione di chioschi da parte dell’amministrazione comunale". Conclude Federica Giorgi del M5S: "Stiamo lavorando uniti su questa vicenda, affinchè vengano analizzati i vari punti e chiedere l’annullamento della gara. Stiamo analizzando la pratica in ogni suo dettaglio e sicuramente daremo battaglia".  

Carlo Galazzo © RIPRODUZIONE RISERVATA